Arte & Mostre

ARTE SACRA, NUOVO MUSEO A INCISA VALDARNO

Sabato 5 ottobre, alle ore 16, si inaugura a Incisa il Museo di Arte sacra presso l’Oratorio del Crocifisso (via Castellana – 50064 Incisa Valdarno), immobile di pregio la cui «storia edificatoria» si colloca tra ‘300 e ‘600.

La nuova raccolta artistica conserverà gelosamente oreficerie, ostensori, pianete, reliquiari lignei ed aurei, tredici quadri votivi di diverse dimensioni raffiguranti scene e momenti del miracolo del Santissimo Crocifisso, un piccolo organo positivo settecentesco (ma ampliato e ricostruito nel 1866 da Demetrio Bruschi) con sportelli (cinque registri di pieno, un flauto ed un nasardo), nonché importantissime tavole lignee «ad hoc» recuperate e restaurate. Potremo così ammirare una Madonna con Bambino del Maestro di Barberino (XIV sec.), una Madonna col Bambino e Santi della Scuola di Domenico Ghirlandaio (fine XV sec.), una Madonna in trono col Bambino e i Santi di Sebastiano Mainardi (1460-1513), un San Michele pesa le anime di Orazio Fidani (1606-1656) ed una Gentildonna con San Domenico di Scuola Fiorentina (XVII sec.).

L’architettura dell’Oratorio è semplice ed armoniosa, come l’altare a forma di ara ed il simulacro ligneo del Crocifisso che si trovano al suo interno. E proprio per questo, dopo le vicissitudini settecentesche (soppressione della Compagnia di San Lorenzo che lo utilizzava e relativa profanazione) e le «risalite» ottocentesche, tra 1823 e 1847, l’immobile è stato per secoli un luogo di culto e devozione centrale in tutto il Valdarno.

Il Crocifisso miracoloso fu condotto ad Incisa nel ‘300 da una delle molte processioni dei «Penitenti Bianchi», i quali invocavano fratellanza e perdono come antidoti alle avversità della loro epoca. La loro tradizione vive tuttora nel Valdarno attraverso la tradizione delle Feste del Perdono. E fu proprio la devozione al Crocifisso a far sopravvivere l’Oratorio nel tempo, diversamente da analoghi istituti, destinati ad un’esistenza ben più breve.L’uso di indirizzare al Crocifisso preghiere e le più svariate richieste di intercessione è provato sia dagli ex voto, sia dalle feste che i contadini della zona vollero che fossero organizzate dalle autorità religiose in concomitanza con i raccolti delle ciliegie (primo raccolto dell’annata) e delle castagne (ultimo raccolto).

L’Oratorio fu consacrato il 18 ottobre del 1969 e oggi, dopo una serie di operazioni di restauro dal ‘600 ai giorni nostri, viene riportato a nuova vita dall’amministrazione comunale, attraverso un ricco percorso di iniziative. Infatti, dopo l’inaugurazione di sabato 5 ottobre, si prosegue domenica 6, dalle 16 alle 18, con l’apertura vera e propria e la prima visita guidata. Sabato 12 ottobre, alle 16, la nuova Sala consiliare del Comune (Stazione di Incisa) vedrà la proiezione del video dedicato a tutte le «Cinque Verdi Terre», realizzato dalla Politelevision di Firenze. Già pronte altre tre visite guidate (il 13, 19 e 20 ottobre, dalle 16 alle 18) e già prevista anche la possibilità di organizzarne di nuove, telefonando all’ufficio cultura del Comune (055/8333433; e-mail: comune.incisa@tin.it).

Le aperture del museo e le visite sono assicurate dalla Proloco «Aldo Caselli» di Incisa Valdarno. In questa prima fase le visite sono gratuite.Enrico Zoi