Arte & Mostre

Basilica di Santa Croce, i progetti della nuova presidente Irene Sanesi

Santa Croce si conferma una delle chiese di Firenze più amate dai visitatori italiani e stranieri. Tanto che la campagna di crowdfunding per il restauro della cappella dei Pazzi, “Crazy for Pazzi”, ha superato i centomila dollari, con donazioni arrivate da tutto il mondo. E il futuro ha un obiettivo preciso: il ritorno in Santa Croce dell’Ultima Cena di Giorgio Vasari, che insieme al crocifisso di Cimabue fu una delle opere più danneggiate dall’Alluvione del ’66. Il sogno è quello di completare il restauro e ricollocare l’opera in basilica nel 2016, per l’anniversario dei cinquant’anni dell’Alluvione. Tutelare, restaurare, conservare ma anche comunicare e far conoscere Santa Croce: “L’idea – spiega Irene Sanesi – è quella di comunicare a tutti i nostri pubblici. Nuovi linguaggi, riallestimento degli spazi espositivi, comunicazione tramite social che abbiamo intenzione di incrementare visto anche il successo della campagna “Crazy for Pazzi” e nuove forme di accountability per rendere conto dei nostri numeri ma anche, per un complesso come Santa Croce, di quei valori immateriali e intangibili che i numeri non riescono a comunicare”.

Insieme a Irene Sanesi, nel nuovo consiglio siedono Mario Primicerio (vicepresidente), Ludovica Sebregondi (segretario), Stefania Fuscagni, Anna Mitrano, don Alessandro Andreini, Giorgio Fiorenza. In Santa Croce è presente anche la comunità francescana, con 6 frati Conventuali. L’Opera di santa Croce è nata nel XIV secolo nel filone delle “Fabbriche” finalizzate a gestire grandi lavori. Oggi, dopo 700 anni, continua a occuparsi di un complesso che appartiene al Fec (Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno) e al Comune di Firenze. Il nome di Santa Croce è legato alla presenza francescana ma anche alla sepoltura di uomini illustri, fino a diventare il sacrario delle “itale glorie”.

Una curiosità: dopo Franco Lucchesi, presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Irene Sanesi è la seconda pratese alla guida di una grande basilica di Firenze.