Arte & Mostre

Firenze, agli Innocenti in mostra le «Storie di bambini» di Letizia Galli

Ha fatto conoscere i più affascinanti personaggi dell’opera lirica e del grande teatro ai lettori del «Corriere dei Piccoli», ha fatto amare il genio di Leonardo e di Michelangelo ai bambini americani, ha illustrato, da laica, le storie della Bibbia per i piccoli di mezzo mondo, compresi i giapponesi e i cinesi.

Arriva a Firenze dal 25 marzo al 28 maggio, al Salone Borghini del Museo degli Innocenti, la mostra itinerante, «Storie di bambini», della nota illustratrice Letizia Galli. Un progetto espositivo, articolato in 210 illustrazioni originali, provenienti in parte dal Musée de l’Illustration Jeunesse e in parte da fondi dell’artista, che saprà affascinare grandi e piccini.

Quello di Letizia Galli è infatti un universo ambizioso, di grande ricchezza grafica, animato da una reale esigenza culturale, ispirato da sentimenti generosi senza sbavature. Ed è così che orsetti, coniglietti, principi e principesse entrano a far parte del mondo di un’artista che – senza polemica e con molta umiltà – ritiene, insieme a un drappello significativo di colleghi europei dediti ai libri per l’infanzia, che sia giusto offrire ai bambini immagini e storie che superano gli stereotipi del puro intrattenimento e aprono porte alla loro curiosità e conoscenza.

I bambini, insieme all’anima bambina dell’artista, sono davvero i protagonisti delle sue storie, nei loro confronti c’è una fiducia smisurata. «I bambini sono persone», ripete Letizia Galli determinata, e lo scrive sui muri come slogan delle sue mostre.

L’esposizione «Storie di bambini», che attraverserà per tre anni l’Italia, ha però il suo cuore pulsante a Firenze. Sì perché per la disegnatrice e autrice, nata a Firenze e cittadina del mondo, quella di Agata Smeralda è la storia, di tutte le storie.

A ispirare questo suo ultimo racconto, dove illustra con assoluta originalità la vicenda puramente immaginata di Agata Smeralda, una visita agli Innocenti. Con un messaggio chiaro che costituisce lo sfondo di un intenso percorso, cominciato negli anni Settanta e che ha le sue tappe a Firenze, Milano e Parigi: le storie servono soprattutto a raccontare ai bambini che le difficoltà, anche le peggiori, possono essere superate attraverso il sogno e la fantasia e affrontate con forza.

Questa bambina, la prima accolta dallo Spedale degli Innocenti nel 1445, è infatti per la disegnatrice, il simbolo di ogni bambino abbandonato che con coraggio riesce a costruire la propria vita e a realizzare i suoi desideri.

A partire da Agata Smeralda la mostra degli Innocenti si snoda così lungo le storie di riscatto, ma anche di bellezza e di amore, di dodici protagonisti, che sono stati capaci di andare oltre, di superare la realtà in cui vivono e che spesso non è facile. Ci sono Igor, Abdou e Willy, Dora, Aicha, Rehane e Salima, Sara e Pietro. Le loro storie si intrecciano con l’infanzia di Michelangelo, Leonardo e Federico Fellini.

Il progetto, promosso dall’Associazione Storie di bambini e che vede la collaborazione e il patrocinio dell’Istituto degli Innocenti, si inserisce infine, in un vero e proprio piano di animazione territoriale: laboratori diffusi in città per bambini, spettacoli, visite guidate, presentazioni di libri e un convegno, tra gli altri, sul mondo dell’illustrazione che si svolgerà il 7 aprile, sempre all’Istituto degli Innocenti, nel salone Poccetti.