Arte & Mostre

Una mostra su Galileo Galilei a Vallombrosa

Nell’occasione verranno esposti una serie di testi ed oggetti che dimostrano come i monaci vallombrosani si occupavano intensamente di discipline scientifiche come la botanica, l’astronomia, la meteorologia e l’idraulica. Nel corso della conferenza di presentazione dell’evento, che si è tenuta oggi presso la sede della Regione Toscana, il Sindaco di Reggello, Cristiano Benucci ha sottolineato la grande rilevanza storico-scientifica della mostra che darà «ancora più risalto alla località turistica di Vallombrosa-Saltino, importante centro culturale e naturalistico del nostro Comune».

Una sezione speciale verrà inoltre dedicata al rapporto tra Galileo Galilei e la congregazione vallombrosana, anche per celebrare il 450 esimo anniversario della nascita del grande astronomo. Per la prima volta sarà esposto un documento manoscritto dell’Abate Diego De’ Franchi nel quale si fa menzione della presenza del giovane Galileo tra i novizi dell’Abbazia di Vallombrosa. Il De’ Franchi parla entusiasticamente di Galileo Galilei a dimostrazione della stima mai venuta meno nei monaci, nei confronti del discusso scienziato. Una stima che prosegue nel tempo con il monaco Ottaviano Cametti, professore di matematica all’Università di Pisa, il quale, nel «Trattato di Meccanica» del 1768 avverte che «di queste cose aveva già parlato Archimede e l’incomparabile Galileo che aveva aggiunto alcune osservazioni facendo progredire questa scienza».

L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2014, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. A disposizione dei visitatori ci saranno anche quattro appuntamenti con le «Visite Teatrali», che avranno come titolo «De’venti e del loro nascimento», il 24 e 31 luglio ed il 7 e 21 agosto alle 16.