Cultura & Società

150° UNITÀ: ROSMINI E IL FEDERALISMO CATTOLICO, CONVEGNO A FIRENZE

(ASCA) – Rosmini e il federalismo cattolico nell’Unità d’Italia. Questo il tema di un convegno «Antonio Rosmini e l’Unità d’Italia», svoltosi oggi nella sede del Consiglio regionale della Toscana. Inserito all’interno del programma della Festa della Toscana 2010, il convegno è stato l’occasione per ripercorrere, attraverso le relazioni di Mario Cioffi, presidente dell’Unione giuristi cattolici di Firenze, e Paolo Umberto Muratore, direttore del Centro internazionale di studi rosminiani di Stresa, la soluzione federalista di Rosmini. Soluzione che per il filosofo non era solo una straordinaria “opportunità storica”, ma anche l’identificazione di diversità linguistiche, culturali e persino climatiche, così evidenti in Italia e il cui riconoscimento “rafforza l’unità e rende l’identità di una nazione più ricca e più bella”. Il pensiero politico del sacerdote era dunque quello di far convivere tutte le realtà presenti nell’Italia di allora all’interno di una cornice statuale unitaria e federale. “Unità la più stretta possibile in una sua naturale varietà. Federalismo e non annessionismo – ha detto il consigliere Marco Carraresi nella sua introduzione al convegno -. Un grande “sogno federalistà del quale oggi si percepisce l’incredibile attualità. Un pensiero, quello di Rosmini, cattolico liberale, che è ancora fonte di grande suggestione e di ispirazione per una politica alta, che sappia mettere al centro l’idea, propria dei cattolici liberali, di persona, libera e responsabile”.