Cultura & Società

«A caccia di tesori pratesi!», quiz concorso a premi sul patrimonio storico-artistico

Quali strumenti suonano gli angioletti scolpiti da Donatello sulla balaustra del pulpito? In quale opera custodita in Palazzo Pretorio compaiono un cane, un angelo e un pesce? Rispondendo a dieci domande come queste non solo si potrà dimostrare di conoscere Prato e le sue bellezze artistiche ma si potranno vincere ricchi premi. La Diocesi e l’Associazione ArteMìa lanciano «A caccia di tesori pratesi!», un quiz-concorso aperto a tutta la città, e non solo, che coinvolge le principali istituzioni museali del territorio riunite nel circuito Prato Musei: Centro Pecci, Museo di Palazzo Pretorio, Museo del Tessuto, Museo dell’Opera del Duomo e complesso della cattedrale.

L’obiettivo è quello di valorizzare e far conoscere, in primis ai pratesi, il ricco patrimonio storico artistico presente in città.

 «È una idea nata quasi per gioco parlando delle tantissime bellezze artistiche di Prato – dice il segretario della Curia diocesana Gabriele Bresci, tra gli ideatori del progetto –, possiamo definirla una iniziativa nata in famiglia assieme all’associazione ArteMìa che da tempo cura per conto della Diocesi un ciclo di visite guidate nel complesso della cattedrale».

«Abbiamo voluto sfidare i pratesi – afferma Arianna Pierattoni, vice presidente di ArteMìa –, con questo quiz-concorso vogliamo saggiare la loro conoscenza del territorio ma anche stimolare più persone possibili a visitare i musei cittadini, forse poco conosciuti al pubblico locale».

«A caccia di tesori pratesi!» ha il patrocinio del Comune di Prato che ha accolto con soddisfazione la richiesta di collaborazione proposta da ArtMìa. «Tutto ciò che valorizza Prato e la sua rete museale va nella direzione giusta per la promozione culturale e turistica della nostra città», commenta l’assessore alla cultura Simone Mangani, che ricorda l’esistenza della Pratomusei card, la tessera che dà la possibilità a una famiglia composta da quattro persone di visitare in tre giorni consecutivi i quattro principali musei della città a soli 28 euro.

Presenti questa mattina alla presentazione del progetto anche il direttore dei musei diocesani Claudio Cerretelli, il conservatore del Centro Pecci Stefano Pezzato e la segretaria organizzativa del Museo del Tessuto Chiara Lastrucci.

Come si partecipa. Partecipare alla caccia al tesoro è molto semplice. Il gioco è suddiviso in due fasi, nella prima occorre rispondere correttamente a dieci domande, due per ciascun museo cittadino, pubblicate sul sito web di ArteMìa (artemia.it) e sulla pagina Facebook dell’associazione. Per farlo c’è tempo fino al 31 dicembre di quest’anno. Le risposte andranno inviate via email all’indirizzo info@artemiaprato.it oppure tramite sms o Whatsapp al numero 340-5101749. Si partecipa a livello personale e non di gruppo. Chi avrà risposto correttamente alle dieci domande potrà partecipare ad una estrazione in programma nel gennaio del 2018. I fortunati avranno accesso alla prova finale, consistente in un nuovo quiz, sempre a tema pratese. Il regolamento completo si trova sul sito dell’associazione.

I premi in palio. Il primo classificato avrà diritto a un week end per due persone all’hotel Croda Rossa a Carbonin sulle Dolomiti. Il secondo invece potrà soggiornare un fine settimana con un’altra persona all’hotel La Versiliana a Marina di Pietrasanta, mentre il terzo potrà gustare una cena per due al ristobistrò Gucci Doc di Prato.

Ecco le domande della prima fase di gioco.

Cattedrale segreta (visita guidata di ArteMìa):

1. Fatti un selfie con l’angelo che suona la viella! (foto da pubblicare sulla pagina facebook di Cattedrale Segreta – Prato, specificando nome e cognome).

2. Qual è il nome del costruttore del meccanismo dell’orologio?

 Centro Pecci Prato:

1. Qual è il titolo della scultura che, se installata sulla Calvana, risponde al vento di Tramontana?

2. È un’opera fatta a buchi, è come entrare dentro un formaggio, chi è l’autore di questo passaggio?

Museo dell’Opera del Duomo:

1. Qual è il nome dell’abate che ha commissionato l’altorilievo proveniente dalla badia di Santa Maria di Montepiano?

2. Quali strumenti suonano gli angioletti scolpiti da Donatello sulla balaustra del pulpito esterno?

 Museo del Tessuto:

1. Come si chiamano i 4 coloranti di origine naturale, vegetale o animale usati fino alla metà dell’800 per tingere le fibre tessili di rosso?

2. A quale accessorio, prodotto da imprenditori pratesi, si deve il risveglio produttivo nella Prato della fine del ‘700?

 Museo di Palazzo Pretorio:

1. In una delle opere del museo compaiono un cane, un angelo e un pesce, di che opera si tratta?

2. Chi sono gli artisti che hanno dipinto le opere che sono collocate ai piani davanti agli ascensori e chi ritraggono?

Cattedrale Segreta. Il sottotitolo di questa iniziativa di ArteMìa è «un Duomo di Prato che non ti aspetti». Si tratta di un ciclo di incontri a carattere mensile, solitamente il terzo sabato del mese, nei quali i visitatori sono accompagnati alla scoperta dei luoghi meno conosciuti del complesso della cattedrale di Santo Stefano. Come ad esempio l’antica facciata della chiesa, oggi coperta da quella visibile dalla piazza, ma anche il percorso, solitamente chiuso al pubblico, compiuto dal Vescovo quando deve officiare le ostensioni del Sacro Cingolo.

Nel costo del biglietto di partecipazione a Cattedrale Segreta è compresa anche la visita al Museo dell’Opera del Duomo, nonché uno sconto per un’altra interessante iniziativa: Pistoia Sotterranea.

I prossimi appuntamenti sono sabato 22 aprile, il 20 maggio e il 10 giugno. Per partecipare occorre prenotare a questi contatti: info@artemiaprato.it