Cultura & Società

Aldo Moro: centenario della nascita. Formigoni (biografo), «vicenda assassinio non oscura statura uomo politico»

«Aldo Moro crebbe come giovane intellettuale cattolico, dotato di una fede cristiana convinta e di una cultura giuridica in cui spiccava una inconsueta apertura verso la moderna dimensione statuale». Guido Formigoni, docente di Storia contemporanea all’Università Iulm di Milano, studioso della politica estera italiana e autore di innumerevoli pubblicazioni sul mondo cattolico, firma il volume «Aldo Moro: lo statista e il suo dramma» (Il Mulino), ampia biografia critica dello statista democristiano, di cui oggi ricorre il centenario della nascita.

Nel volume emerge una figura di intellettuale, dirigente di associazioni cattoliche, giurista, politico ed esponente di spicco del maggior partito di governo del secondo dopoguerra (la Dc, costituente, statista. Infine «martire» della democrazia per mano dei terroristi delle Br.

«La vicenda oscura del suo assassinio non oscura – puntualizza Formigoni – la sua biografia di statista. Oltre che lo stratega delle scelte cruciali per il sistema politico, egli fu anche guida efficace del governo, della politica estera, del Paese insomma, in tempi difficili, quelli della modernizzazione, della crescita esplosiva della soggettività sociale. E applicò a queste vicende il suo peculiare metodo inclusivo di decisioni ponderate e consensuali: quello che ai critici pareva lentezza, rinvio, cinica convinzione dell’immutabilità degli eventi».