Cultura & Società

Case della memoria, nasce a Firenze il coordinamento europeo

È stato sottoscritto nei giorni scorsi, a Palazzo Medici-Riccardi, il Protocollo di collaborazione europea fra l’Associazione Nazionale Case della Memoria, rappresentata dal suo presidente, Adriano Rigoli, e numerose case museo europee. Il Protocollo dà formalmente e ufficialmente vita al Coordinamento Europeo delle Case della Memoria che permetterà alle case museo dei Paesi dell’Unione di fare rete e di coordinarsi meglio per iniziative e progetti. L’obiettivo è insomma rafforzare la collaborazione già esistente, attraverso un coordinamento europeo delle case museo e delle case della memoria per favorirne la conoscenza e l’attrattività commerciale e turistica in vista di Expo 2015.

Il Protocollo non è chiuso ai soli firmatari attuali, ma resta aperto a tutte le Case della Memoria europee che in futuro vorranno aderire.

L’intesa, che vede come capofila proprio l’Associazione Nazionale Case della Memoria, permetterà di stimolare la competitività e il posizionamento del sistema, offrendo al contempo, a visitatori e consumatori l’offerta di percorsi turistici integrati. Il tutto attraverso lo sviluppo e il rilancio, in chiave integrata, delle eccellenze turistiche, storiche, commerciali, agroalimentari, enogastronomiche, della produzione artigianale e del sistema urbano-territoriale in cui sono collocate.

Ecco quindi l’impegno a promuovere la rete europea di coordinamento fra le case museo e case della memoria e a realizzare eventi comuni e percorsi turistici ad hoc tramite tour operator. Saranno individuati itinerari turistici, storico/artistici ed enogastronomici per la valorizzazione della rete e dei territori, ma anche progetti di collaborazione e promozione fra due o più soggetti del coordinamento europeo. Infine l’impegno a individuare risorse comunitarie e a promuovere la rete delle Case della Memoria tramite l’organizzazione di concerti, conferenze, festival anche in altri musei per aumentare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di conservare le collezioni, i ricordi e le opere di scrittori, poeti, compositori, scultori, pittori, storici, musicisti, cantanti, attori e altri artisti, anche promuovendo l’utilizzo di strumenti musicali d’epoca e preservandone funzionalità e integrità.

Oltre ad Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, i firmatari del protocollo sono: Galina Alexeeva, Presidente del Comitato Internazionale ICLM-ICOM (Comitato Internazionale per i Musei Letterari e Musicali), Responsabile Dipartimento Ricerche Accademiche, Museo-Tenuta Leo Tolstoy Museum-Estate Yasnaya Polyana, Russia; Ibon Arbaiza, Presidente ACAMFE (Associazione di Case Museo e Fondazioni di Scrittori, Spagna e Portogallo), Madrid, Spagna; Direttore della Fondazione Blas de Otero, Bilbao, Spagna; Evgeniy Bogatyrev, Direttore del Museo Pushkin, Mosca, Russia e Elena Potemina, Museo Pushkin, Mosca, Russia; Jurn A. W. Buisman, Direttore Generale del Museo Geelvinck Hinlopen Huis, Amsterdam, Olanda e Anna Maria Buisman-Verwey, Presidente della Fondazione Geelvinck Hinlopen Huis, Amsterdam, Olanda; Vesna Delić Gozze, Tesoriere ICLM-ICOM (Comitato Internazionale per i Musei Letterari e Musicali), Direttore del Museo di Arte Moderna e Contemporanea, Dubrovnik, Croazia; Lothar Jordan, Vice Presidente del Comitato Consultivo Internazionale (IAC) e Presidente della Sotto-commissione per l’istruzione e la ricerca (SCEaR) – Programma UNESCO «Memoria del Mondo», Berlino, Germania; Eszter Pádár, Responsabile Pubbliche Relazioni e Marketing, Museo Letterario Petőfi; Budapest, Ungheria; Elsa Rodrigues, Segretario-Tesoriere DEMHIST-ICOM (Comitato Internazionale per le Case Museo), Museo «João de Deus», Lisbona, Portogallo.

L’associazione nazionale Case della Memoria è l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale e partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia. È composta da 48 case museo in Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sicilia e Sardegna, mettendo in rete le abitazioni in cui hanno vissuto Dante Alighieri, Giotto, Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli D’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spuches e Gaetano Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Renato Serra,  Giorgio de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini.