Cultura & Società

Cinema: Firenze, dal 10 al 17 ottobre la 58ª edizione del Festival dei Popoli

Un focus sull’evoluzione del potere nelle sue varie forme, i tanti volti del Giappone contemporaneo, le guerre in Medio Oriente raccontate in prima persona, i 100 anni di John Fitzgerald Kennedy. E poi la forza e la vita del ballerino più famoso al mondo, Sergei Polunin, la nascita della casa discografica Apple Corps dei Beatles, la celebre band heavy metal giapponese X Japan e il suo frontman Yoshiki, la lenta ripresa di Kobanê attraverso la voce di una radio. La Germania e le sue recenti elezioni con il racconto di Jörg Meuthen del partito dei nazionalisti di Alternativa per la Germania, il raduno mondiale di Wikipedia in Italia e i fan del Papa, dalle case popolari alla questione dei migranti nel nostro paese. Sono questi i temi, gli omaggi e le tante realtà raccontate negli 82 documentari protagonisti della 58ª edizione del Festival dei Popoli, festival internazionale del film documentario, che si terrà dal 10 al 17 ottobre a Firenze. La storica manifestazione – presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alberto Lastrucci – si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale. Il programma, oltre al concorso internazionale (21 titoli tra corti, medi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e al concorso italiano (6 i titoli), dedicato alla più recente produzione italiana con film in prima mondiale, si articola nella retrospettiva dedicata a Kazuhiro Soda, tra i più significativi registi giapponesi, e nel focus tematico dedicato all’evoluzione del potere raccolti sotto il titolo «Effetto domino. Sogni e incubi del potere contemporaneo».

Tra gli eventi speciali del Festival, «Postcards from the verge» di Sebastian Mez, un viaggio tra le macerie delle guerre in Medio Oriente che parte da Israele, e «Radio Kobani» di Reber Dosky, sulla lenta ripresa di Kobanê attraverso la voce di una radio di una giovane giornalista curda. Tra i documentari italiani in concorso, «Arca Hotel» di Gabriele Licchelli e Santiago Raphael Priego che vede protagonisti cinquanta migranti ospitati in Puglia, in un vecchio albergo degli anni ’80 in attesa che la commissione territoriale si esprima sul loro diritto a ricevere i documenti, e «L’ultima Popstar» di Claudio Casazza, Stefano Zoja e Carlo Prevosti, segue i preparativi per l’arrivo di Papa Francesco a Monza il 25 marzo 2017, un incontro atteso da oltre un milione di persone. Anche l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo presenta «Meridiano Zero», una selezione di documentari dedicata ai Paesi e i temi di riferimento della cooperazione italiana.