Cultura & Società

Corecom: web e minori, firmata intesa con Istituto degli Innocenti

Un protocollo d’intesa per favorire lo studio di come l’utilizzo del web cambia i rapporti in famiglia e in particolare quelli tra genitori e figli. E’ stato sottoscritto, a Firenze, dal presidente del Corecom, Sandro Vannini, e dalla presidente dell’Istituto degli Innocenti, Alessandra Maggi. Avrà durata triennale e riguarderà l’ampia materia della tutela dei minori rispetto ai mezzi di comunicazione di massa. Il primo atto concreto sarà la realizzazione del progetto «La famiglia nell’era digitale» che è stato presentato stamani in occasione della firma del protocollo.

«L’obiettivo del progetto è capire come e in quale misura i nuovi strumenti di comunicazione digitale si inseriscono nei contesti familiari e ne modificano le dinamiche, a partire dalle relazioni fra genitori e figli», ha spiegato Vannini. Che ha sottolineato: «Utilizzando un ampio campione di classi delle scuole elementari distribuite sul territorio regionale, il monitoraggio coinvolgerà anche il mondo degli insegnanti, che costituisce un tassello fondamentale nei processi di apprendimento dei nuovi linguaggi della comunicazione e possono fornire uno sguardo ‘esterno’ sui cambiamenti che intervengono all’interno delle famiglie digitali».

Il solo progetto «La famiglia nell’era digitale» riguarderà oltre cinquecento famiglie. Nei prossimi anni, altri aspetti del rapporto fra nuove tecnologie e trasformazione dei rapporti intra-familiari saranno analizzati e studiati dal Corecom e dall’Istituto degli Innocenti.

«Il protocollo firmato oggi segna un importante passo in avanti nella già avviata collaborazione fra l’Istituto e il Corecom», ha affermato la Maggi. «In questo momento storico, segnato dalla repentina diffusione di internet e delle nuove tecnologie, la famiglia diviene il luogo deputato dove indagare come il web cambia il rapporto fra “nativi” ed “immigrati” digitali». E ancora: «L’Istituto degli Innocenti mette a disposizione la propria esperienza nell’educazione ai media realizzata nelle scuole toscane grazie al progetto Trool, coinvolgendo nei tre anni di svolgimento del monitoraggio bambini, genitori ed insegnanti in tutta la Toscana».