Cultura & Società

Firenze, due appuntamenti con «i ponti» di Giorgio La Pira, dal Vietnam al Medio Oriente

Due appuntamenti di carattere diverso, a Firenze, per ricordare due passaggi nevralgici dell’impegno di Giorgio La Pira per la pace: giovedì 26 maggio, Palazzo Vecchio ospiterà la presentazione del saggio intitolato «Con La Pira in Viet Nam», curato da Mario Primicerio, storico accompagnatore dello statista in quel viaggio «ai confini del mondo»; venerdì 27 maggio, Palazzo Strozzi ospiterà invece il convegno intitolato «La pace dei popoli, il Medio Oriente e le religioni abramitiche: a proposito del volume ‘Ritornare a Israele. Giorgio La Pira, gli ebrei, la Terra Santa’».

«La pace è indivisibile e la situazione mondiale contemporanea ci fa rendere conto che l’umanità è sempre su uno stretto crinale, da una parte del quale sta la totale distruzione del pianeta». Con queste parole Giorgio La Pira si rivolse a Ho Chi Minh nel corso della sua visita in Vietnam nel 1965: un giovane Mario Primicerio, al suo fianco, ascoltava attentamente ogni parola, prendendo nota in un diario ogni giorno, assieme agli eventi più importanti del viaggio. Un diario che il professor Primicerio, già sindaco di Firenze e tuttora presidente della Fondazione Giorgio La Pira, ha deciso di pubblicare all’interno del saggio intitolato «Con La Pira in Viet Nam», una testimonianza approfondita dell’impegno dello statista per la pace mondiale. Il volume, con prefazione di Romano Prodi, sarà presentato giovedì 26 maggio alle ore 17 nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio.

Con l’autore, e alla presenza dell’editore, Mauro Pagliai, interverranno il filosofo Massimo Cacciari ed il diplomatico Mario Sica, moderati dal giornalista RAI Federico Monechi, giornalista RAI. Un’iniziativa votata ad illustrare uno storico tentativo di «costruire ponti», espressione dello stesso Professor La Pira ripresa in più occasioni recentemente da Papa Francesco. Un tentativo poi rivelatosi vano in un anno, il 1965, che con l’inasprimento del conflitto, a seguito dell’operazione Rolling Thunder, vide l’impiego diretto delle prime truppe militari statunitensi. Il saggio di Primicerio dettaglia un viaggio frutto di una lunga preparazione, collocatasi sulla scia dei Convegni della pace e della Civiltà cristiana, dei colloqui del Mediterraneo e della riunione dei sindaci delle principali capitali del mondo: tutti eventi organizzati dallo statista nel decennio precedente, segnato dalla Guerra Fredda e da forti tensioni internazionali.

A Palazzo Strozzi, venerdì 27 maggio, dalle 14.30 avrà luogo invece il convegno intitolato «La pace dei popoli, il medio oriente le religioni abramitiche: a proposito del volume ‘Ritornare a Israele. Giorgio La Pira, gli ebrei, la Terra Santa’» curato da Maria Chiara Rioli. Secondo il programma, frutto della collaborazione tra la Fondazione Giorgio La Pira e la Scuola Normale Superiore, all’introduzione ai lavori di Daniele Menozzi, della Scuola Normale, seguiranno i saluti di Mario Primicerio, Cristina Giachi, vicesindaco del Comune di Firenze, Patrizia Giunti, Direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Firenze, Sara Cividalli, presidente della comunità ebraica di Firenze. Interverranno Anna Foa, dell’Università di Roma La Sapienza, Guri Schwarz, dell’Università di Pisa, Marcella Simoni, dell’Università di Venezia Ca’ Foscari, e Piero Stefani, della Pontificia Università Gregoriana, coordinati da Giulio Conticelli, vicepresidente della Fondazione La Pira.

«Perché non iniziare, proprio da qui, dalla Terra Santa, la nuova storia di pace, di unità e di civiltà dei popoli di tutta la terra? Perché non superare con un atto di fede -religioso e storico e, perciò, anche politico, in questa prospettiva mediterranea e mondiale- tutte le divisioni che ancora tanto gravemente rompono l’unità della famiglia di Abramo, per iniziare, proprio da qui, quell’inevitabile moto di pace destinato ad abbracciare tutti i popoli della terra e destinato ad edificare un’età qualitativamente nuova (salto qualitativo!) della storia del mondo?» scriveva La Pira sul numero 36 di «Note di Cultura» nel febbraio 1968. Memore dei pellegrinaggi del Professore e di queste sue riflessioni, il convegno di Palazzo Strozzi illustrerà la cruciale attenzione dello statista nei confronti del Medio Oriente per le prospettive di pace mondiali.