Cultura & Società

Firenze, un convegno su Giorgio La Pira e Aldo Moro

Venerdì 25 novembre, dalle 14,15 alle 19 nella Sala de’ Dugento di Palazzo Vecchio il convegno «Moro e La Pira: due percorsi per il bene comune». Dopo i saluti del Sindaco di Firenze Dario Nardella e del Presidente della Fondazione Giorgio La Pira Mario Primicerio ci sarà l’introduzione di Alfonso Alfonsi (Accademia di Studi Storici Aldo Moro)

Dalle 15 gli interventi di Renato Moro (Università degli Studi Roma Tre) su «La matrice montiniana: Giorgio La Pira e Aldo Moro nella crisi del fascismo»; di Giulio Conticelli (Fondazione Giorgio La Pira) su «Ordito e trama della Costituzione Repubblicana: la tessitura di Giorgio La Pira e Aldo Moro all’Assemblea Costituente»; di Augusto D’Angelo (Università degli Studi Roma Tre) su «Lo sviluppo democratico della Repubblica tra Chiesa italiana e Chiese locali in tensione»; di Massimo De Giuseppe (IULM Milano) su «La pace e le relazioni internazionali in Giorgio La Pira e Aldo Moro: convergenze e dissonanze».

Alle 17,15 un laboratorio coordinato da Bruna Bocchini Camaiani: «I giovani interrogano e si interrogano su Moro e La Pira» con la partecipazione di studenti liceali.

«Abbiamo valutato – spiega il vicepresidente della Fondazione La Pira Giulio Conticelli – che era opportuno preparare un’iniziativa che ricordasse a Firenze la figura di Aldo Moro, in modo non celebrativo, ma d’indagine sulle fonti storiche e di ricerche nuove. Ciò per evitare quelle che potevano essere commemorazioni legate soltanto all’ultimo periodo drammatico della vita di Aldo Moro».

L’iniziativa (organizzata congiuntamente con l’Accademia Aldo Moro, che è legata alla famiglia e che conserva la documentazione e i diritti sulle opere dello statista) vuole esplorare in parallelo le due personalità di Aldo Moro e di Giorgio La Pira per approfondire la ricchezza dei contributi di questi due protagonisti della storia dell’Italia democratica. «Le comuni radici nell’educazione montiniana, la collaborazione alla Costituente, i condivisi orizzonti di pace globale – sottolinea Conticelli – non hanno impedito a Moro e La Pira di dare contributi differenziati e complementari alla storia d’Italia. Per entrambi, inoltre, la Chiesa ha ritenuto la loro testimonianza esemplare con l’apertura dei due processi di beatificazione: vengono a caratterizzarsi i profili della contemporanea “santità laicale”».

Questo centenario ha visto celebrazioni al Quirinale ed è stata promossa l’Edizione Nazionale degli scritti di Aldo Moro, come già avvenuto per Giorgio La Pira, vi sono quasi in ogni Comune strade intitolate ad entrambi: «tuttavia – conclude Conticelli – la conoscenza e l’informazione su queste personalità è assai limitata a livello del pubblico più generale. L’obbiettivo del Convegno è di proporre alcuni passaggi fondamentali della collaborazione di Moro e La Pira perché possano essere illustrati alle giovani generazioni: il drammatico martirio di Moro ha concluso una lunga testimonianza per il bene comune, quasi un monito per coloro che si accingono all’impegno politico. Ci auguriamo che dal Convegno fiorentino emerga anche l’esigenza di approfondire i temi della formazione storica contemporanea nelle scuole secondarie superiori, considerando che fu proprio Aldo Moro Ministro della Pubblica Istruzione che introdusse l’insegnamento dell’educazione civica: era per lui chiaro che sulla Costituzione vi era un esplicito spazio educativo della scuola».