Cultura & Società

Formazione: Erasmus+ Virtual Exchange, piattaforma digitale per i giovani di 33 Paesi

La piattaforma virtuale sarà accessibile ai 33 Paesi del programma e ai Paesi della regione meridionale del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria e Tunisia). Si stima che andrà a beneficio di circa 25mila giovani nei prossimi due anni. «Pur essendo un programma di grande successo, Erasmus+ non è sempre accessibile a tutti. Erasmus+ Virtual Exchange invece faciliterà più contatti tra le persone, raggiungerà giovani di contesti sociali diversi e promuoverà la comprensione interculturale», dichiara il commissario per l’istruzione Tibor Navracsics. Servirà a «costruire ponti e aiutare a sviluppare competenze quali il pensiero critico, l’alfabetizzazione mediatica, le lingue straniere e il lavoro di gruppo».

Accessibile a giovani studenti e lavoratori ma anche ad accademici, renderà possibile «discussioni, gruppi di lavoro transnazionale, corsi on line aperti». Per esempio i giovani potranno partecipare a discussioni su argomenti specifici, con un moderatore e materiale preparatorio distribuito ai partecipanti. Ci sono già circa 40 moderatori formati pronti a iniziare.