Cultura & Società

I 40 anni di Tv Prato: Auditel, ai primi posti in Toscana

Ci sono numeri che la dicono lunga sul suo rapporto con i pratesi e con gli abitanti della piana che da Firenze arriva a Pistoia: dati alla mano, sono ben 80mila gli spettatori che ogni sera seguono il suo telegiornale. “Questo rapporto con le persone, con la loro vita quotidiana e con i loro problemi è la nostra grande forza – sottolinea Gianni Rossi, al timone della squadra di Tv Prato dal 2009 -. Per questo la tv è un patrimonio di tutti i pratesi”. E per rinsaldare questo patto di amicizia, presto, nella seguitissima fascia del telegiornale delle 20.30, verrà dato spazio alla sperimentazione di una striscia dove cronisti-protagonisti sono i cittadini-telespettatori.

Telespettatori fedelissimi – Del resto la tv di via Roma – che trasmette sul canale 74 e sui 212 e 626 del telecomando, oltre che in streaming su tvprato.it – può contare su telespettatrici e telespettatori superfedeli. Per l’emittente laniera la rilevazione Auditel condotta nel mese di dicembre è più che lusinghiera: i contatti netti – cioè il numero di coloro che si sono sintonizzati almeno per un minuto – hanno sfiorato quota 100mila. Il dato che colloca Tv Prato al primo posto tra le nove emittenti con sede in Toscana (di cui ben sei, diversamente dalla tv pratese, hanno un bacino d’utenza su più regioni) è l’indicatore di permanenza. Tv Prato in dicembre ha superato nettamente le altre otto tv con sede in Toscana rilevate da Auditel: è prima per telespettatori che si sintonizzano per più di 10 minuti e anche per i fedelissimi che stanno in ascolto per oltre 20 minuti di seguito.

Buon compleanno Tv PratoMercoledì 31 gennaio, alle 21, è programmata la festa di compleanno in grande stile al teatro Metastasio di Prato. La serata sarà poi trasmessa per tutti i telespettatori domenica 4 febbraio alle 21 (canale 74 del digitale terrestre). La città sarà tutta rappresentata. «Buon compleanno Tv Prato» sarà uno show a sorpresa. «Ci sarà sicuramente spazio per dire grazie a tutti quelli che hanno contribuito a far crescere la tv e soprattutto ci saranno le immagini delle storie grandi e piccole che hanno accompagnato il cambiamento della nostra comunità», mette in evidenza il direttore Gianni Rossi.

Digitalizzazione degli archivi – Il regalo della televisione ai pratesi è in questa fase la digitalizzazione degli archivi, una fonte ineguagliabile di immagini per raccontare la storia degli ultimi 40 anni. A partire da lunedì 5 febbraio andrà in onda una striscia quotidiana dal titolo Teche c’eri?!, realizzata pescando dalle immagini di archivio: un blob di otto minuti da non perdere. Si sta lavorando anche alla produzione di 4 trasmissioni, che andranno in onda a partire da marzo, dove si racconterà l’evoluzione della città attraverso le immagini della tv.

Il coraggio di cambiare – Il coraggio di cambiare non è mancato. Nel 1996 Tv Prato, prima in Italia, ha realizzato e mandato in onda un telegiornale in lingua cinese, un’esperienza che ha visto come soggetto promotore la Cisl che è durata per tre anni. A partire dal 2003, sempre con Cisl, è stato realizzato un notiziario multietnico di trenta minuti – con l’obiettivo di far conosce meglio Prato – in lingua cinese, araba, urdu, pakistana, albanese. Tra il 2009 e il 2010 è stato varato un piano editoriale che ha rinnovato l’emittente con la parola d’ordine della multimedialità: digitale terrestre, web, social e carta stampata – con il dorso locale di Toscana Oggi – in un’unica piattaforma. Dodici i dipendenti, tra giornalisti, tecnici e impiegati; altrettanti i collaboratori. Con Tv Prato Media Lab l’azienda si configura ormai come un’agenzia di comunicazione integrata.

Un po’ di storia e l’oggi – Tv Prato – allora Tv Prato 39 – comincia a trasmettere nel gennaio 1978. A fondarla Luigi Nidito con alcuni esponenti del partito socialdemocratico, a dirigerla il giornalista e critico d’arte Franco Riccomini, storico collaboratore del quotidiano La Nazione. Successivamente, attraverso la controllata Fidicontrol, entra nella compagine societaria la Cassa di risparmio di Prato. Con la scomparsa della banca tutto sembra perduto. Il vescovo Pietro Fiordelli, che crede fermamente in questo strumento di comunicazione, decide l’impegno della diocesi attraverso la fiduciaria Opefin a cui si affianca l’imprenditore Romano Conti. Nei primi anni Novanta entra la Fondazione Pro verbo, intanto il vescovo Gastone Simoni, nonostante le difficoltà, continua a sostenere l’impegno della diocesi. Poi il progetto di rilancio e, nel 2011, l’apertura all’ingresso di alcuni soci privati. Oggi è Marco Duradoni, notissimo imprenditore della comunicazione video ad affiancare, con passione e competenza, la diocesi in questa avventura mediatica che ha raggiunto la maturità dei quarant’anni.