Cultura & Società

«Letterappeninica» a Beppe Rovera (Ambiente Italia) il premio «Paolo Bellucci»

Clou della seconda giornata in Letterappenninica, e dell’intera rassegna, è il premio giornalistico intitolato a Paolo Bellucci: scomparso nel 1990 e originario di San Marcello Pistoiese, Bellucci è stato, fin dal dopoguerra, un protagonista nell’informazione radiotelevisiva del servizio pubblico (fece il grande salto a Roma, proprio dopo aver coperto – nel 1966 – la grande alluvione di Firenze). E come lo scorso anno (quando il premio andò a Marco Hagge, della sede Rai di Firenze, coordinatore di Bell’Italia) anche quest’anno il premio sarà assegnato a un cronista Rai: Giuseppe (Beppe) Rovera che per 25 anni ha curato la trasmissione Ambiente Italia con inchieste e approfondimenti sui temi ambientali più scottanti in un Paese dove la coscienza ecologica non sempre è ai primi posti.

La cerimonia, guidata da Antonello Riccelli di «Telegranducato» nonché vicepresidente nazionali UCSI, con il patrocinio di Ordine e Assostampa toscani, si svolge questo sabato 6 agosto (ore 21) a San Marcello Pistoiese nella piccola piazza su cui si affaccia l’ex cinema Appennino, chiuso da 10 anni (in caso di maltempo nel Palazzo Comunale).

Filo conduttore dell’incontro, in una edizione della rassegna letteraria dedicata al «cammino», saranno i temi della viabilità. Questo è l’anno in cui ricorre il 250mo esatto dall’inizio dei lavori della Firenze-Modena, la strada voluta dal Granduca Leopoldo per unire le due città attraverso il valico dell’allora ignoto Abetone: ed su questa opera che Bellucci, nel 1980, pubblico un volume (Storia di una strada) con prefazione di Arrigo Levi che di Bellucci fu collega e amico. Nella cerimonia ci sarà spazio per una testimonianza di Sergio Zavoli, uno dei «re» nel giornalismo italiano del ‘900, anche lui amico e collega di Bellucci. In caso di maltempo l’incontro si sposterà in palazzo comunale. Il premio sarà consegnato da Silvia Cormio, sindaca.

Altri 9, questo sabato, gli appuntamenti della rassegna ideata da Federico Pagliai: si parte (ore 11) a Fior di Pietra, nella Foresta di Piandinovello, per inaugurare – a cura del Corpo Forestale dello Stato – un parco giochi artistico, tutti in legno.

Gli altri incontri si svolgono nel pomeriggio: all’Abetone (ore 16:30) lo scrittore-errante Davide Sapienza presenterà il suo delizioso La musica della neve: traduttore di Jack London ed esperto di terre del nord, Sapienza racconta una neve «impossibile da ingannare perché non la si attraversa senza lasciare un segno». Non a caso Sapienza parla di neve proprio all’Abetone: patria di Zeno Colò ma anche di Pietro Petrucci, detto Pietruzzo, il primo costruttore in assoluto (1904) di sci dopo che il nobiluomo sanmarcellino Giovanni Cosimo Cini, rientrando dalla Norvegia, portò in Italia, provandoli all’Abetone, «strani legni che gli indigeni chiamavano ski».

Il palazzo comunale di Cutigliano ospiterà (ore 17:30) Eugenio Giani con i rapporti storici tra Firenze e i monti di Pistoia. In contemporanea a Spignana lo scrittore-ciclista Doriano Pela converserà «pedalando sulle vie della transumanza» (al termine omaggio a Gino Bartali con degustazione di prodotti tipici).

Di don Lorenzo Milani e di Barbiana parlerà Claudia Cappellini (Prataccio, ore 18) e alla stessa ora Vico Pancellorum ospiterà Fioly Bocca con una conversazione su uno dei «viaggi» per eccellenza: quello verso Santiago di Compostela. La sala Coop di San Marcello (ore 18:30) vedrà Jacqueline Magi, magistrato e scrittrice giallo-noir. Posola di Sambuca (ore 18) Dunia Sardi. In piazza a Sambuca (ore 21) Andrea Gabellini si confronterà con i musicanti del Gruppo Malerba.