Cultura & Società

PALIO SIENA: SELVA VINCE A SORPRESA CARRIERA ASSUNTA

Vince la Selva, contrada di rincorsa ai canapi, riuscita però ad aprirsi all’inizio “un’autostrada” sulla pista di piazza del Campo e capace poi di dominarla fino alla fine. E’ suo il Palio dell’Assunta, con il fantino Alberto Ricceri, detto Salasso, alla sua seconda vittoria a Siena, e Caro Amico, castrone di 8 anni, debuttante sul tufo, che hanno tenuto la prima posizione fin dalla Fonte Gaia, cioé da subito. Una coppia da carriera perfetta.

Con oggi per la Selva fanno 36 cenci portati in contrada: l’ultimo, quello odierno, l’ha firmato Tino Stefanoni ed è un cencio pop, con la Madonna ritratta come un fascio di luce. E’ stata una classica vittoria a sorpresa quella della Selva.

Altri erano i pronostici della vigilia di questo Palio, caratterizzato da una mossa faticosa. Quella buona è arrivata 40 minuti dopo la prima chiamata ai canapi, seguita poi anche da una partenza annullata. Non sono mancati i problemi: il re della piazza, Luigi Bruschelli, che correva per la Tartuca ed era fra i favoriti con il cavallo Elisir Logudoro, è anche cascato a terra. Tanto spavento per un possibile problema alla spalla. Ma Bruschelli, detto Trecciolino, fantino da primato – dal 1998 si é sempre aggiudicato una carriera e l’anno scorso ha fatto cappotto anche se è sempre secondo al mitico Aceto per vittorie -, è poi risalito a cavallo e ha fatto la sua carriera tallonando la Selva fino alla terza curva di San Martino, quando, allargatosi troppo, ha ceduto la seconda posizione.

Oltre alla vincitrice e alla Tartuca, le altre contrade in corsa erano le nemiche Aquila e Pantera, le altrettanto rivali Valdimontone e Nicchio, e poi Oca, Drago e Bruco. Decima sarebbe dovuta essere la Torre, esclusa però ieri per un problema del cavallo.

L’allineamento fra i canapi, che si decide per sorteggio, aveva messo troppo vicino Pantera e Aquila, quest’ultima beffata dalla prima che a luglio scorso le soffiò la vittoria a pochi metri dal bandierino, cioé dall’arrivo, e quindi in cerca di rivalse. A dividerle solo la Tartuca con la quale però l’Aquila ha spesso cambiato posto, ottenendo così 4 richiami dal mossiere, l’olimpionico Daniele Masala, verso il quale non sono mancate critiche per aver annullato una prima mossa ritenuta da molti perfettamente valida.

Alla fine ne ha approfittato la Selva, per sorte contrada di rincorsa. Toccava cioé a lei entrare per ultima e Salasso già vincitore nel luglio 2004 con la Giraffa (all’epoca il cavallo arrivò comunque scosso al bandierino), lo ha fatto quando le altre erano tutte “schiacciate” in basso ai canapi. E’ così che è riuscito ad aprirsi “un’autostrada”, passando in testa quasi subito e riuscendo a non mollare più il comando.

Il copione è cambiato solo per le altre posizioni, con una grande corsa del Valdimontone, che correva con Virginio Zedde detto Lo Zedde sull’esordiente Dostoevskij. Quinto alla prima curva di San Martino Lo Zedde era terzo al secondo Casato, dopo aver superato il fratello Giuseppe, detto Gingillo, che correva per il Drago, fino a conquistare il secondo posto al terzo San Martino. La sua carriera si è poi conclusa prima del bandierino, a causa del Bruco, con Tittia su Fujan De Ozieri, che cercando di sorpassarlo al Casato ha finito per buttarlo a terra e cascare a sua volta. Non sembra che per i due fantini ci siano state conseguenze serie. Tittia, al secolo Giovanni Atzeni, è stato comunque portato per accertamenti in ospedale. Nessun problema per i cavalli, infine, dopo le tante polemiche della vigilia sulla sicurezza.

Qualche tensione invece a fine Palio fra i contradaioli del Valdimontone e del Nicchio. Fra gli ospiti di questo Palio anche il ministro dell’interno Giuliano Amato, un affezionato di piazza del Campo. Con lui, dalle finestre del Monte dei Paschi, a vedersi la carriera anche il sindaco di Roma Walter Veltroni, i coniugi Franco Bassanini e il ministro Linda Lanzillotta, il vice presidente della commissione finanze Francesco Tolotti e il presidente di Mediobanca Gabriele Galateri di Genola. (ANSA).