Cultura & Società

Premio San Bernardino: Sky e Telethon i vincitori 2015

Per la campagna proposta dal settore non profit il riconoscimento è stato attribuito a Telethon («Andare lontano»). Dare attenzione e ascolto alle persone affette da malattie rare e alle loro famiglie è stato al cuore dell’iniziativa, è stato spiegato. La motivazione sottolinea il «posizionamento valoriale» e «l’immagine positiva  senza stereotipi dell’amore genitori – figli» nella campagna selezionata, incentrata sul primo giorno di scuola di bimbi malati e non. Da 25 anni la Fondazione Telethon si occupa di cercare fondi per finanziare la ricerca su queste malattie e la campagna premiata intende puntare i riflettori sull’impegno quotidiano dei malati «per vivere», delle loro famiglie e dei ricercatori. I bambini protagonisti del video «recitano» il loro primo giorno di scuola, che si conclude con la «corsa» di un bimbo in carrozzina, più veloce di tutti. Il video ha avuto quasi quattro milioni di visualizzazioni su Facebook e Whatsapp in poche settimane. Nel corso della mattina è stato letto il messaggio augurale del cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura partner dell’iniziativa.

È Giulia Giustiniani, studentessa del quinto anno dell’istituto ad indirizzo grafico pubblicitario «Frammartino» di Roma, la vincitrice del Premio Giovane Pubblicitario 2015, attribuito questa mattina all’Università Lumsa di Roma nell’ambito del Premio San Bernardino per la pubblicità socialmente responsabile. La sua campagna «Rinascere, ricostruire, ricominciare» – un albero con i rami ornati di mani di mille colori anziché di foglie – è stata selezionata tra 120 elaborati di «altissimo livello», è stato detto, provenienti da scuole di Roma e provincia. Quest’anno i giovani aspiranti pubblicitari sono stati invitati dall’associazione «Amici per il Centrafrica» a realizzare una pagina pubblicitaria di carattere etico-sociale dedicata alla Onlus per il sostegno al cinque per mille. Tre finalisti hanno illustrato le loro campagne. La vincitrice frequenterà uno stage in una delle agenzie tra le più importanti al mondo, la J. Walter Thompson. «Abbiamo voluto sensibilizzare sulle condizioni dei bambini in questo Paese martoriato da guerre e violenze sul quale, grazie alla visita del Papa,  si sono finalmente accesi i riflettori del mondo», ha detto Paolo Grisetti vicepresidente dell’associazione che ha costruito nella Repubblica centrafricana un ospedale e 14 scuole.

Secondo Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, intervenuto oggi alla consegna del Premio San Bernardino, «per veicolare messaggi che rispettino la dignità della persona, è fondamentale l’ironia».  Contri ha sottolineato che oggi «molte aziende ritengono la responsabilità sociale d’impresa come una tassa da pagare» o «utilizzano i valori sociali per promuovere il marketing» mentre si tratta di un valore aggiunto irrinunciabile. «La pubblicità – ha fatto notare – ha la capacità di promuovere messaggi etici, non solo prodotti». Per Contri occorre evitare campagne «che siano esibizione di buoni sentimenti, occorrono anche iniziative concrete». A gennaio partirà la campagna targata «Pubblicità e progresso», «Sostenibilità, sobrietà, solidarietà». «Ci siamo ispirati – ha spiegato – alla ‘Laudato si’ e alla teoria della decrescita felice di Latouche. Occorre risparmiare acqua, energia, imballaggi; si tratta di stili di vita da applicare concretamente nella vita di tutti i giorni» perché, «come afferma il Papa, tutto è interconnesso». In Italia, Paese «agli ultimi posti per comunicazione sociale, è necessario – ha concluso – promuovere la cultura della comunicazione».