Cultura & Società

Premio San Bernardino: vincitori 2014 Procter & Gamble e Amref

Cinque le campagne finaliste per il primo ambito, tre quelle per il secondo. «In occasione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi 2013 abbiamo deciso di celebrare le mamme degli atleti, in particolare di quelli disabili», ha spiegato Renato Sciarrillo, responsabile Corporate Communications di Procter & Gamble («Grazie cuore di mamma»), ricevendo il riconoscimento. «Abbiamo inteso valorizzare – ha proseguito – il loro amore narrando storie di particolare impatto emotivo come quella di un bambino disabile» per sottolineare «la forza che le mamme infondono nei loro figli facendo che la loro disabilità diventi un punto di forza».

Ad illustrare «Walk to drink», campagna di Amref per portare acqua nei villaggi africani è stata Viviana Mattacchioni: «Il 22 marzo, giornata mondiale dell’acqua, abbiamo realizzato un video nella stazione Ottaviano della metro di Roma per tentare di dare un’idea di quello che in Africa le donne sono costrette fare per recuperare ogni giorno un po’ di acqua. Per noi la comunicazione è la prima forma di solidarietà».

Fra le tre finaliste della categoria no profit anche «Sono bambina, non una sposa», campagna contro i matrimoni precoci e forzati illustrata da una delle ideatrici, Giorgia Butera che ha spiegato: «Dobbiamo aiutare chi non ha gli strumenti per farcela da solo».

Il premio «Giovane pubblicitario», che per la prima volta ha coinvolto studenti delle scuole di grafica di Roma e provincia, invitati dal Banco alimentare a realizzare un annuncio pubblicitario di carattere etico-sociale, è stato conferito da Andrea Giussani, presidente del Banco, a Cristina Messi (Istituto Confalonieri – Roma) per «Un mondo che può saziare». «La bellezza – ha affermato Giussani – non è un’astrazione, ma ci aiuta ad essere migliori e aiuta gli altri. Noi stiamo vivendo questa bellezza facendo sorridere persone che altrimenti non avrebbero da mangiare». «Voi tutti – ha detto ai giovani finalisti -, cogliendo gesti di solidarietà, tenerezza e fatica, ci avere aiutato a riconoscere la bellezza in una semplice opera di recupero di alimenti sottratti allo spreco e donati a chi ne ha bisogno». La vincitrice riceve in premio uno stage di una settimana presso l’agenzia Jwt Italy.