Italia

AMNISTIA, DON BENZI, «NON ILLUDIAMO I DETENUTI»

“Non illudiamo i detenuti” è l’appello di don Oreste Benzi, presidente dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII dopo che nei giorni scorsi si è riaperto il dibattito sulle condizioni delle carceri italiane. Riprendendo le parole di mons. Caniato, capo dei cappellani delle carceri, don Benzi invita “istituzioni e strutture private” a “lavorare insieme a proposte concrete”. “La politica – afferma il sacerdote – si adoperi affinché si sperimentino nuovi percorsi concretamente realizzabili, vengano evitate strumentalizzazioni perché chi ha commesso un errore sta comunque soffrendo nello scontare la sua pena. La pena prima o poi finisce, queste persone devono poter contare su percorsi reali di reintegrazione, per trovare la loro strada all’interno della società”. Il problema, per don Benzi, “non è solo fare uscire i detenuti, ma creare le condizioni per non far reiterare l’errore. Di fronte a un sovraffollamento stimato di circa 18.000 persone è difficile parlare di percorsi riabilitativi veramente efficaci: gli stessi operatori che lavorano all’interno della strutture carcerarie denunciano pubblicamente disagio, sofferenza e frustrazione. Non possiamo illudere e deludere chi chiamiamo al cambiamento e alla revisione della propria vita”. Intanto il 17 giugno a Mulazzo (Massa Carrara) l’associazione Giovanni XXII inaugurerà un centro per l’accoglienza e la riabilitazione attraverso un percorso professionalizzante di detenuti ed ex detenuti. All’apertura don Benzi ha invitato anche il ministro della Giustizia, Clemente Mastella. Sir