Italia

ASSEMBLEA CEI: CARD. BAGNASCO SU PILLOLA RU486, OBIEZIONE DI COSCIENZA, SCUOLA LIBERA E CLIMA POLITICO

“Principi non negoziabili”, pillola Ru486, obiezione di coscienza di operatori sanitari, farmacisti e farmacisti ospedalieri sono stati oggetto di alcuni passaggi della prolusione del card. Bagnasco ai lavori dell’Assemblea dei vescovi italiani (testo integrale). Sulla Ru486, in particolare, ha affermato che “l’intera operazione volta a rendere fruibile la controversa pillola non ci ha convinto né come cittadini né come pastori”. Circa l’obiezione di coscienza ha invece sottolineato che “in queste nostre osservazioni non c’è alcuna sottovalutazione del dramma in cui può trovarsi la donna, in particolare quando il pensiero di interrompere la gravidanza dovesse presentarsi per motivi legati alla condizione economica”. Ha quindi invitato tutti “a farsi carico responsabilmente dei propri atti, specie quando questi coinvolgono esseri innocenti”. Sull’ “ora di religione islamica” ha affermato che “non è in discussione .. la libertà religiosa di chicchessia” e sulla “scuola libera” ha ribadito l’auspico che “le cifre inizialmente previste con decurtazioni consistenti possano essere prontamente reintegrate in modo da consentire agli enti erogatori dei servizi di mantenere gli impegni già assunti”.

“Svelenire il clima generale” in politica, puntare alla crescita del Paese, come “condizione fondamentale per una giustizia sociale che migliori le condizioni del nostro Meridione”, sono stati gli ultimi temi affrontati dal presidente della CEI nella prolusione all’assemblea dei Vescovi che si è aperta stasera ad Assisi. “Il nostro popolo, che tanti sacrifici ha affrontato e affronta, – ha affermato – gradirebbe davvero uno scatto in avanti nel segno della risolutezza e del superamento delle campagne denigratorie come delle polemiche strumentali. Ciascuno, ripeto, è chiamato in causa in quest’opera d’amore verso l’Italia: è una responsabilità grave che ricade su tutti, in primo luogo sui molti soggetti che hanno doveri politico-amministrativi, economico-finanziari, sociali, culturali, informativi”. “La Chiesa –ha poi assicurato – è presente con la parola del Vangelo che da un capo all’altro del Paese risuona come un continuo richiamo e un lieto annuncio. Una creatività operosa, una collaudata professionalità, una generosità solidale qualificano solitamente l’apporto italiano ovunque si esplichi nel mondo, ben oltre gli stereotipi ingenerosi. Dobbiamo essere fieri e grati per quanto le generazioni precedenti la nostra hanno fatto con ammirevole spirito di sacrificio e senso di grande responsabilità”.Sir