Italia

Adolescenti e giovani di fronte ai grandi temi

È stato presentato nei giorni scorsi a Roma il sesto “Rapporto nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza”, condotto dall’Eurispes e da Telefono Azzurro. Un’analisi di 1.200 pagine che traccia, attraverso due indagini distinte, l’identikit del bambino e dell’adolescente. La rilevazione è stata svolta in 52 scuole attraverso 2.044 questionari rivolti a ragazzi tra 7 e 11 anni e 2.470 indirizzati a giovani tra 12 e 19 anni. Uso dei mass media, comportamenti a rischio, tempo libero e mode, rapporti interpersonali e valori sono state le sezioni principali della ricerca. Dell’ultimo ambito citato proponiamo la parte intitolata “L’opinione dei giovani sulle grandi tematiche”.

NO ALL’ABORTO, MA DISINFORMATI SULL’EUTANASIA. Come la pensano i giovanissimi sulle questioni legate all’etica e alla vita? Partendo da alcuni argomenti di attualità, ecco il quadro fornito dal Rapporto. Primo dato: “Il 58,2% dei ragazzi – si legge nella ricerca – si dice favorevole al divorzio, contro il 39,9% che la pensa diversamente. La fecondazione artificiale, invece, divide sostanzialmente il campione: con il 47,9% dei favorevoli e il 46,6% dei contrari”. È l’aborto, secondo l’indagine, “il tema sul quale si evince una sensibilità maggiore dei ragazzi, i quali si sono dichiarati contrari nel 52,2% dei casi e favorevoli in misura inferiore (43%)”. “La pena di morte – si legge infine – riscuote l’approvazione di quasi un 1/4 degli intervistati, mentre sull’eutanasia le idee non sembrano essere molto chiare: sebbene la maggior parte dei ragazzi sia favorevole a tale pratica, ben il 21,2% ha risposto di non conoscerne affatto il significato”.

DIFFIDENTI NEI CONFRONTI DEGLI IMMIGRATI. Altro problema scottante con il quale sono stati chiamati a confrontarsi i ragazzi è stato quello dell’accoglienza degli immigrati. “Per quanto riguarda l’opinione sulla presenza di stranieri nel nostro Paese, gli adolescenti – si legge – esprimono solo nel 31,6% dei casi l’opinione secondo cui gli immigrati dovrebbero essere accolti e avere gli stessi diritti degli italiani. Circa 1 ragazzo su 4 dichiara invece di essere totalmente in disaccordo e vorrebbe addirittura vederli allontanati dal nostro territorio. Più cauto, ma diffidente, il 28,2 % degli adolescenti disposto ad accettare gli immigrati a patto che questi si rivelino utili al Paese. Infine, l’8,6% degli intervistati non concederebbe agli immigrati parità di diritti, anche se ritiene giusto accoglierli”. Il quadro contrasta con quanto emerso dall’indagine sul campione dei bambini tra i 7 e gli 11 anni “che nella maggioranza dei casi ha espresso nelle risposte alle stesse domande un’assoluta disponibilità e accoglienza”. Rispetto alla tendenza generale, la ricerca offre, però, alcune puntualizzazioni che meritano di essere segnalate. “Le ragazze – secondo i dati forniti – hanno maggiore apertura, disponibilità e capacità di accoglienza verso l’ immigrato. Inoltre, si rileva una maggiore comprensione, da parte degli adolescenti in generale, nel caso in cui un parente o un amico decidesse di sposarsi con un extracomunitario proveniente da un Paese povero: il 64,2% si dichiara abbastanza (30%) e del tutto favorevole (34,2%) a questa ipotesi e solo il 21 % si dice molto (8,5%) o abbastanza (12,5%) contrario, mentre il rimante 14% non ha un’idea precisa a riguardo”.

AMBIVALENTI VERSO POVERTÀ E DELINQUENZA. Passando, infine, all’atteggiamento dei giovani rispetto a situazioni di povertà e devianza in cui sono coinvolti coetanei, ecco un’altra foto. “Se la sensazione più diffusa tra gli adolescenti alla vista di ragazzi che chiedono l’elemosina per strada è la stessa di quella manifestata nel questionario dai bambini (di dispiacere per il 76, 8% dei giovani), a differenza dei bambini, però tra i ragazzi è molto più alta la percentuale di coloro i quali in tali circostanze provano un senso di diffidenza (19,8%) o anche di indifferenza (9,1%)”. Anche qui, come precisa il Rapporto, “la sensazione di dispiacere è più accentuata nelle ragazze rispetto ai ragazzi e l’indifferenza è provata più spesso tra i maschi che tra le femmine”. Diversamente, per quanto riguarda il giudizio dei giovani nei confronti dei coetanei autori di reati, “emerge un atteggiamento basato nel 62,7% dei casi sulla comprensione”. “Quasi la metà del campione (46,5%) – dice l’indagine – considera questi ragazzi inconsapevoli delle loro azioni e per il 16,2% degli adolescenti si tratta solo di una circostanza sfortunata della vita. Solo 1 adolescente su 5 si rileva più critico nei giudizi, definendo disonesti i coetanei autori di reati”. a cura di Michela Cubellis