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BIMBO NATO DOPO ABORTO TERAPEUTICO; RENZI: PROCEDURE RISPETTATE, MA LEGGE 194 DA RIVEDERE

Nel caso del bambino sopravvissuto all’aborto (e poi deceduto giovedì scorso all’ospedale Meyer) “la legge 194 ha mostrato i suoi limiti evidenti: non è più una legge al passo con i tempi”. Lo ha affermato questo pomeriggio il Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, riferendo sull’episodio davanti al Consiglio Provinciale. “Non è pensabile – ha aggiunto – che la stessa legge preveda l’eliminazione di un feto di 22 settimane, e poi obblighi i medici a rianimare lo stesso bambino una volta uscito dal grembo della madre: è una contaddizione palese”. Renzi ha anche precisato che la famiglia del bambino era stata correttamente informata del fatto che si trattava di una malformazione possibile, ma non certa, e di una malformazione che oggi è curabile: “Lo scorso giovedì – ha reso noto – nello stesso ospedale di Careggi è nato un bambino con quella stessa malformazione, atresia esofagea, è stato operato il giorno dopo e adesso è vivo e sta bene”. Renzi ha difeso il sistema sanitario toscano e l’ospedale di Careggi “di cui – ha detto – posso testimoniare anche personalmente la professionalità e l’umanità degli operatori, visto che lì sono nati i miei tre figli”. In questa vicenda, ha proseguito, “secondo i report che ho potuto leggere tutti i percorsi, quello sanitario, quello legale, quello relativo al rapporto tra medici e paziente sono stati seguiti correttamente: i genitori sono stati messi in condizione di fare, liberamente, una scelta che la legge consente loro. In discussione quindi non è la sanità toscana, ma una legge che forse andrebbe rivista in alcune parti oggi superate. Non lo dico come cattolico: non credo che sarebbe utile far diventare questo un nuovo argomento di rottura tra cattolici e non cattolici, ce ne sono già abbastanza. È un tema tutto laico, che riguarda le risposte da dare ad alcuni problemi concreti”. Riguardo alla possibilità di far entrare, nei centri di ascolto e negli ospedali, anche volontari che potrebbero offrirsi come sostegno alle famiglie di fronte a decisioni così importanti, secondo Renzi “può essere utile anche se, ripeto, il primo passo è rivedere alcuni aspetti della legge”.

Careggi, bufera per un aborto