Italia

Banco farmaceutico: nel 2013 donati 1.162.859 medicinali

Nel 2013 i farmaci donati sono stati 1.162.859, per oltre 8 milioni di euro. Lo afferma il primo «Rapporto sulla povertà sanitaria e sulla donazione dei farmaci in Italia», presentato questa mattina a Roma dal Banco farmaceutico e dalla Caritas italiana (www.caritasitaliana.it). Il Rapporto, elaborato dall’Osservatorio nazionale sulla donazione dei farmaci (istituito nel giugno 2013 dal Banco farmaceutico) e intitolato «Donare per curare», sottolinea che la povertà assoluta interessa ormai il 6,8% della popolazione, pari a 4,8 milioni di persone. Nelle famiglie povere si spendono in media 16,34 euro al mese per la sanità (rispetto ai 92,45 euro spesi in media dalle famiglie). All’interno di questa spesa, circa 12,50 euro sono dedicati all’acquisto di farmaci.

L’incremento dei medicinali donati dal Banco farmaceutico tra il 2007 e il 2013, fa notare il Rapporto presentato questa mattina a Roma, è dovuto sia alla crescita delle donazioni durante la Giornata di raccolta del farmaco (+23%) sia al boom (+1345%) delle donazioni aziendali. Tuttavia, l’aumento della povertà ha allargato la forbice tra bisogno e capacità di risposta. «Se nel 2007 la Grf riusciva a coprire quasi il 55% delle richieste, nel 2013 tale copertura è scesa al 43,2%». Nel 2013, 24 aziende hanno effettuato 274 donazioni per oltre 812mila confezioni. Per il Banco, «si tratta di una propensione al dono crescente nel tempo, che potrebbe essere incentivata rimuovendo taluni vincoli normativi e burocratici che ancora rendono complesso il sistema delle donazioni». Nel 2013 hanno aderito alla Giornata nazionale di raccolta 3.366 farmacie, in tutte le regioni a eccezione del Molise. Al Nord tasso di adesione del 28%, rispetto ad una media nazionale di 18,7%. Complessivamente nelle farmacie sono state raccolte oltre 350mila confezioni – donate quindi da cittadini privati – di cui quasi una su tre acquistata in Lombardia. Oltre 12mila i volontari coinvolti nella Giornata di raccolta. Le donazioni sono destinate a 1.506 organizzazioni caritative, diffuse soprattutto in Lombardia (22%), Emilia – Romagna (12,5%), Piemonte (11,4%) e Veneto (8,8%).

Nel 2013 sono state aiutate dal Banco farmaceutico quasi 680mila persone, il 51% delle quali donne e il 57% italiani. «Negli ultimi due anni – si legge nel Rapporto del Banco, presentato questa mattina a Roma – la presenza di italiani è diventata maggioritaria, modificando un trend storico di prevalenza di utenti stranieri. Più di un assistito su tre è minore». Forte la speranza che si concluda l’iter di approvazione del ddl (attualmente all’esame del Senato) sulla donazione dei farmaci. Esistono vari riferimenti normativi in materia, fa sapere il Banco farmaceutico, e diverse regioni hanno varato leggi contro lo spreco di medicinali stabilendo regole per il loro riutilizzo ma si tratta, secondo il Banco, di interventi sporadici. Per i farmaci manca insomma una legge sul modello del «banco alimentare», necessaria a regolamentare la materia e a garantire piena sicurezza al recupero e alla donazione dei medicinali non utilizzati, che devono essere integri e non scaduti. È del 2011 la prima proposta compiuta firmata da Domenico Di Virgilio, ripresa nel 2013 da Maurizio Lupi. Un‘anticipazione dei dati del Rapporto è stata presentata lo scorso agosto in occasione della XXXIV edizione del Meeting di Rimini.