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CHIESA E UNIVERSITA’: CONVEGNO CEI, «NESSUNO STUDENTE DEVE SENTIRSI FUORI SEDE»

Nessuno studente universitario deve sentirsi “fuori sede”, quando si sposta dalla sua diocesi per frequentare l’università. E’ il presupposto attorno a cui ruota il terzo Convegno nazionale di pastorale universitaria, promosso dall’Ufficio nazionale Cei per l’educazione, la scuola e l’università, che si apre oggi (fino al 14 maggio) a Montesilvano (Pescara). Dopo la prima edizione (Roma, novembre 2003)che ha coinvolto le grandi città universitarie, e la seconda (Rimini, novembre 2004), rivolta invece a tutte quelle città in cui è presente un solo ateneo e con una popolazione studentesca inferiore a 50mila unità.

Questa terza edizione ha come protagoniste le diocesi (circa un centinaio) in cui c’è una sede distaccata di università e quelle oltre 80) che non sono sede universitaria ma vedono un grande numero di universitari nel territorio. Poiché “nessuno deve sentirsi ‘fuori sede’ nel momento in cui si sposta dal proprio contesto diocesano per frequentare l’università” – spiega don Bruno Stenco, direttore dell’Ufficio Cei competente in pastorale universitaria – nasce la necessità di chiedersi “che cosa succede al giovane studente quando lascia la parrocchia o la diocesi per trasferirsi all’università, come accompagnarlo moralmente e spiritualmente, come aiutarlo a rispondere alle sue domande fondamentali”. “Prendere coscienza dell’esistenza di un’offerta formativa universitaria distribuita sul territorio” e “capire meglio i flussi di mobilità degli studenti”; questi alcuni obiettivi del Convegno.Sir