Italia

COLLEGAMENTO SOCIALE CRISTIANO; MONS. SIMONI: VALORIZZARE IL RICORDO DEI MARTIRI DEI REGIMI TOTALITARI

“Aiutare le pastorali sociali delle diocesi, delle parrocchie e delle associazioni, far interessare sempre di più, in maniera costante, i cattolici di base alla vita sociale e politica e ad un’azione per il bene comune, offrire o favorire momenti organici e non episodici di formazione sul piano delle idee, della spiritualità e del costume sociale e politico, avendo come fondamento sia la Bibbia sia la Dottrina sociale della Chiesa nella sua interezza”. Così mons. Gastone Simoni, vescovo di Prato, spiega in un’intervista al SIR gli obiettivi del Collegamento sociale cristiano, in occasione della prossima Assemblea nazionale, che si terrà a Firenze, il 15 settembre. “Si cerca di inculcare nelle persone – prosegue mons. Simoni – il senso dell’appartenenza allo stesso movimento di cattolici nel mondo, che si qualifica per l’adesione all’intera Dottrina sociale della Chiesa. Un’appartenenza che valga di più delle appartenenze particolari politiche, per quanto importanti e appassionate”. Per il futuro, dice il presule, “abbiamo ritenuto opportuno darci un minimo di struttura, trasformando il Collegamento da unione morale in associazione privata, che ha la sua valenza civile, praticamente nello strumento operativo del Collegamento stesso”.

Durante la prossima Assemblea nazionale del Collegamento sociale cristiano, che si terrà il 15 settembre a Firenze, si farà memoria dei martiri cristiani del XX secolo, uccisi dai regimi totalitari. “Abbiamo – osserva mons. Simoni – una tradizione di cattolici che si sono impegnati e battuti nella vita sociale e civile per il bene comune. A noi pare molto importante valorizzare il ricordo delle persone che sono morte per ideali di fede, libertà, amore ai poveri, giustizia. Vogliamo ricordare tutte le persone politiche o non politiche, laiche o non laiche che hanno sofferto per fedeltà al Vangelo e alle conseguenze anche sociali del Vangelo”. Inoltre, “dalla memoria risulta la storia del movimento dei cattolici nella società: il ricordo di queste persone ci permette di ampliare i nostri orizzonti perché ci sono cristiani non solo cattolici ma anche di altre confessioni religiose, ci sono vescovi, sacerdoti, missionari, laici. È un’operazione di riconoscimento e riconoscenza verso queste persone e di rifornimento spirituale e motivazionale per il presente”. Questi martiri “sono degli ispiratori per noi: è un atto di giustizia ricordare chi ha sofferto per Cristo e la promozione umana in senso cristiano”.

Sir