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COOPERAZIONE: 16/ENNE MUORE E FAMIGLIA DONA POZZO IN BURKINA TRAMITE MOVIMENTO SHALOM

Matteo aveva sedici anni. A gennaio scorso, mentre viaggiava sulla sua Yamaha 125, è stato investito da un’auto che non ha rispettato lo stop. La famiglia ha scelto di ricordarlo con un gesto di solidarietà e, con parte dei soldi ricevuti dalle donazioni di tanti parenti e amici, ha fatto trivellare un pozzo in Burkina Faso. “Abbiamo preferito – spiega la madre, Roberta Tomasi – ricordare Matteo non con fiori ma con offerte a favore del Movimento Shalom di San Miniato. Con poco meno della metà del totale raccolto, oltre 15 mila euro, siamo riusciti a scavare un pozzo in un piccolo villaggio del paese africano”.

Il pozzo è entrato in funzione il 19 febbraio scorso e in quell’occasione anche la famiglia di Matteo è andata fino in Burkina per assistere di persona all’evento. L’opera idraulica é stata realizzata a Pikioko, un villaggio a circa 60 chilometri dalla capitale, raggiungibile con tre ore di jeep. Insieme alla famiglia c’erano anche, per Shalom, il presidente Silvio Della Maggiore e Jonas, responsabile in Burkina del movimento e traduttore. Il pozzo è profondo 85 metri e ha una portata di cinque metri cubi all’ora. Con la sua acqua è possibile dissetare almeno 3500 persone.

“Quando l’acqua ha cominciato a zampillare – ricorda la signora Tomasi – era come se Matteo fosse ancora con noi e il nostro dolore si è mescolato alla gioia”. La delegazione italiana ha indossato per l’occasione delle magliette con il volto di Matteo. Nei saluti di rito, il capo delle cooperative agricole di Pikioko ha anche ricordato l’esempio del buon samaritano che disseta un mendicante di un’altra religione: non a caso il pozzo servivà soprattutto persone musulmane. Dopo la morte del giovane la famiglia aveva già autorizzato l’espianto degli organi. Adesso, dopo il pozzo, un altro progetto di generosità che porterà il nome e il ricordo del ragazzo potrebbe essere l’apertura di una scuola, sempre con Shalom. (ANSA).