I registri anagrafici, così come le varie proposte dai Dico ai Cus, sono solo delle sovrastrutture ideologiche che alla gente comune non interessano e che non aggiungono nulla ai diritti individuali già garantiti dalla legge. Lo afferma, in una nota diffusa oggi, il Forum delle associazioni familiari, replicando alle affermazioni di Franco Grillini, che aveva accusato il Forum di usare argomentazione pretestuose, dichiarando poi che i registri hanno una funzione simbolica e che nessuno si è occupato di riempirli. L’onorevole Grillini – denuncia la nota accusa di miopia il Forum, ma poi sbaglia il bersaglio, segnando un clamoroso autogol. Intervenendo ieri in commissione Giustizia al Senato sui Cus abbiamo citato i registri anagrafici delle coppie di fatto, platealmente vuoti in ognuno dei comuni in cui sono stati creati, come segno di disinteresse della società civile per tale strumento e quindi di sostanziale inutilità sociale. Ciò non toglie prosegue la nota che il Parlamento possa dibattere della materia. Quello che il Forum chiede è che prioritariamente la politica e le istituzioni si impegnino per dare finalmente al Paese delle politiche familiari che riguardano e interessano la stragrande maggioranza della popolazione. Il Forum attacca poi il senatore Ds per aver affermato che il numero di partecipanti al gay pride è stato nettamente superiore a quello della manifestazione familista per ammissione delle stesse forze di polizia e di tutti gli osservatori politici. Che poi Grillini faccia meglio a non parlare di miopia è dimostrato dal confronto che tenta tra il Family day ed il gay pride si legge nella nota . Non sappiamo a quali forze di polizia si riferisca Grillini, visto che quelle nazionali non hanno mai dato alcuna cifra ufficiale. E non sappiamo, soprattutto, quali immagini televisive abbia visto dell’una e dell’altra manifestazione e neppure quali titoli di giornale abbia letto. In realtà il confronto, secondo il Forum, sarebbe stucchevole ed impietoso per lui, come dimostrerebbero le immagini delle dirette televisive e la rassegna stampa con quello che i quasi 600 giornalisti accreditati hanno visto con i loro occhi.Sir
