Italia

Card. Bagnasco: riconoscimento nozze gay apre strada ad adozioni

Per il presidente della Cei, quindi, una volta legittimato il matrimonio tra persone omosessuali «non è possibile ritenere o affermare che queste nuove formazioni non abbiano gli stessi diritti delle famiglie fondate sul matrimonio, come ad esempio l’adozione di bambini, perché di fatto vediamo negli altri Paesi europei che, una volta stabilito il principio della coppia in quanto coppia, immediatamente la magistratura europea e quelle nazionali intravedono delle discriminazioni e quindi impongono l’assoluta uguaglianza al matrimonio, alla famiglia tradizionale».

Per il cardinale, «è inutile illudersi» perché «tutti non dobbiamo dimenticare, anche i genitori e i nonni, che queste nuove figure hanno delle ricadute educative nelle classi a cominciare dalle scuole materne: già i testi che circolano – ha concluso – impongono di dire e rappresentare ai bambini anche in tenerissima età, da 0 a 4 anni, diverse possibilità di relazione, di rapporto, di agglomerato, di famiglie e anche di sessualità».

Il presidente dei vescovi italiani, rispondendo ad una domanda di un giornalista, ha commentato anche la recente assoluzione in Cassazione di Silvio Berlusconi per il processo Ruby. «Quello che i singoli decidono – ha detto – sono sempre decisioni personali, ma che si calano in contesti sociali, politici, lavorativi con cui bisogna fare i conti. Non bastano le decisioni personali».