Italia

Cei, mons. Galantino: grazie a 8xmille 909 cantieri aperti e 748 progetti

Grazie all’otto per mille, «oggi sono attivi in Italia 909 cantieri, per l’importo complessivo di 279.244.298 euro». A fornire le cifre è stato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, presentando ai giornalisti il comunicato finale del Consiglio episcopale permanente dei vescovi italiani. «Tante famiglie si mantengono con l’otto per mille», ha sottolineato il vescovo citando i cantieri per l’edilizia di culto, i restauri dei beni artistici, la realizzazione di centri di aggregazione sul territorio. Nel 2015, inoltre, la Cei ha avviato e sostenuto 748 progetti in tutto il mondo, per l’importo complessivo di quasi 94 milioni di euro, «ma per quest’anno abbiamo già ricevuto molte richieste soprattutto dalle zone di guerra, e credo che andremo oltre queste cifre», ha anticipato il vescovo, aggiungendo che nell’ultimo Comitato di gennaio è stato dato il «via libera» a ulteriori due progetti dettati dai requisiti di urgenza: il primo a favore di un ospedale in Sud Sudan, che grazie ai fondi della Cei ha scongiurato la chiusura, e il secondo a favore di un progetto per le donne dello Sri Lanka. 243mila e circa 13mila euro i rispettivi importi. La ripartizione dei fondi dell’otto per mille verrà approvata dai vescovi nella prossima Assemblea di maggio, ma Galantino, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha già anticipato che «aumenteremo ancora i fondi per la carità».

«Rafforzare e chiarire i criteri di trasparenza già adottati», la linea scelta dai vescovi nell’ultimo Consiglio permanente: «Tutti i bilanci della Cei sono pubblici – ha ricordato il segretario generale – e vengono per statuto pubblicati ogni anno sui bollettini diocesani e sui media locali». D’ora in poi, la novità annunciata da Galantino, «non solo verranno pubblicati nei bollettini diocesani, ma anche sul sito centrale della Cei». Interpellato sullo «stato di salute» delle diocesi, Galantino ha risposto: «Non mi pare che nessuna diocesi abbia dichiarato default o portato i libri in tribunale. Ci sono diocesi che fanno più fatica e diocesi che fanno meno fatica ad andare avanti». Un esempio: il mantenimento del patrimonio artistico e culturale della Chiesa, che «costa una marea di soldi» e non può essere in toto coperto dai fondi dell’otto per mille. Senza contare «le richieste della gente in difficoltà, che crescono di anno in anno».

Altro tema affrontato quello dell’accoglienza a profughi e immigrati. Sono oltre 45mila, cioè quasi la metà di quelli accolti nel nostro Paese, i profughi attualmente ospitati nelle parrocchie e nelle «strutture afferenti alla Chiesa», ha detto mons. Galantino. Dei 45mila, ha specificato Galantino, 20mila – un quinto del totale italiano – sono attualmente accolti nelle parrocchie, e gli altri in realtà che gravitano intorno alle comunità ecclesiali del territorio, ad esempio tramite la Caritas che non le gestisce direttamente ma le smista ad altre strutture. «Molte famiglie, specialmente al Nord, hanno dato la loro disponibilità ad accogliere i profughi», ha reso noto il segretario generale della Cei: «La Chiesa italiana – ha ribadito – non si lascia fermare davanti a un dato molto importante: ci sono persone che fuggono dalla guerra, dalla miseria, su questo non si possono fare sconti. Non è costruendo muri, come dice il Papa, che si risolve il problema». Quanto alla gestione dei flussi, da Galantino è arrivato un invito all’Europa «a discuterne con serietà»: «La selezione per nazioni nell’accoglienza – ha denunciato – è una forma di egoismo, è come dire: ‘Io voglio quelli che possono servirmi’». Tra i problemi più urgenti da affrontare, inoltre, quello dei minori non accompagnati: «In Italia quanti bambini sono scomparsi!», ha esclamato il vescovo evidenziando la «sintonia» tra le preoccupazioni della Cei e le affermazioni del presidente Mattarella. Ai giornalisti, un invito a «intensificare informazione e formazione», tenendo conto che «in Italia c’è una forbice enorme tra la percezione della presenza degli immigrati in Italia, che oscilla dal 34 al 40%, e la realtà di questa presenza, che ammonta a non più dell’8,2-8,3%».