Italia

Colletta Banco alimentare: raccolte 8.500 tonnellate, -5% del 2015. Tra i volontari, carcerati e terremotati

Sui risultati, spiega un comunicato, hanno avuto impatto negativo «i recenti drammatici eventi dei sisma e delle alluvioni» che hanno reso impraticabile la raccolta in molti supermercati allagati o insicuri in Piemonte, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, e la frequenza della «chiamata alla solidarietà» che «ha talvolta limitato le risorse di chi dona, nel perdurare di una severa crisi economica». La colletta si è tenuta anche in 24 carceri, «tanti detenuti hanno dedicato la loro libertà vigilata aiutando nei supermercati o nei magazzini; famiglie di terremotati e di sfollati hanno fatto la spesa o si sono costituiti in gruppi di volontari nei supermercati delle città che li accolgono temporaneamente».

«Questo sabato – afferma Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco alimentare onlus – abbiamo visto come il desiderio di ‘fare del bene’ frantuma ogni muro tra gli italiani ma anche tra persone di etnie e religioni diverse». E questo, prosegue, «è testimoniato anche dalle numerose richieste ricevute di proporre la colletta alimentare in comunità religiose non cattoliche, in associazioni etniche, in scuole, case di riposo». «Da tempo Papa Francesco ce lo ricorda», afferma ancora Giussani. Tre giorni fa il presidente Mattarella ha ricevuto in udienza privata una delegazione del Banco, definendo l’attività svolta «una delle pagine più belle della storia di questo Paese».

Ancora una volta la Toscana ha dato il suo importante contributo alla Giornata. Nella nostra regione sono stati raccolte 521 tonnellate di alimenti in 502 supermercati della Toscana, prodotti a lunga scadenza dal tonno agli omogeneizzati, che adesso saranno distribuiti nelle quasi 600 strutture caritative convenzionate con il Banco Alimentare.

«Anche quest’anno la nostra regione ha fatto segnare un dato importante – ha commentato Leonardo Carrai, presidente del Banco Alimentare della Toscana – 521 tonnellate sulle 8500 a livello nazionale. Sapevamo e non poteva essere diversamente che ci sarebbe stata una certa flessione, una tendenza che in questi ultimissimi anni di difficoltà economiche è inevitabile ed alla quale poi si aggiungono raccolte straordinarie e richieste di aiuto per le emergenze che purtroppo bisogna affrontare. Ancora una volta però voglio sottolineare la bellezza della generosità dei toscani: gli oltre 15mila volontari ci hanno raccontato quanto sia stato bello essere lì, essere in mezzo alla gente a cogliere la generosità delle persone , e questo assieme anche a volontari di diverse culture e religioni ma che ci tengono a dare il proprio contributo per aiutare il prossimo».

E per chi volesse c’è ancora l’opportunità di dare il proprio contributo per la distribuzione di tutto quanto è stato raccolto inviando un sms al 45512.