Italia
DICO: GIURISTI CATTOLICI (UGCI), NON COERENTE CON ORDINAMENTO ITALIANO EQUIPARAZIONE CON SCELTA CONIUGALE
Non è coerente con l’ordinamento italiano alcuna equiparazione fra il fatto della convivenza fra due persone e la scelta coniugale. È quanto sottolinea l’Unione giuristi cattolici italiani (Ugci), in una nota diffusa oggi sui cosiddetti Dico. L’Unione si legge nella nota ritiene di dover esprimere, anzitutto, l’auspicio che la delicata materia del diritto di famiglia sia disciplinata tenendo sempre bene a mente il bene comune della società. In merito alle scelte normative che sembrano delinearsi i giuristi cattolici sottolineano alcuni punti fondamentali: Chi sceglie liberamente di convivere, anziché ricorrere all’istituto del matrimonio, sceglie anche di rinunciare agli oneri e ai benefici che lo Stato impone e garantisce ai coniugi; la libertà nelle scelte personali di ciascuno, che certo va garantita, non può essere confusa con la parificazione di situazioni fra loro obiettivamente differenti. Per quanto riguarda, poi, la previsione di specifiche forme para-matrimoniali (i c.d. Dico) e l’accertamento amministrativo e anagrafico delle convivenze di tipo affettivo, secondo l’Ugci, hanno come inaccettabile conseguenza quella di offrire alle relazioni private di convivenza un indebito rilievo pubblico.