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DROGA: SGOMINATA BANDA ALBANESI CON BASE IN TOSCANA, SVENTATI TENTATI OMICIDI

Un’organizzazione transnazionale di trafficanti dotata di ‘gruppi di fuoco’ a protezione dell’attività di importazione e distribuzione in Italia della droga. E’ questo uno degli aspetti nuovi emersi dall’ operazione compiuta dalla guardia di finanza di Firenze che ha permesso di sgominare una banda di albanesi con base operativa in Toscana, ma attiva in diverse regioni italiane e ramificazioni in Europa. “Nel corso delle indagini – hanno spiegato il comandante della guardia di finanza di Firenze gen. Edoardo Valente e il comandante del nucleo di polizia tributaria col. Giuseppe Grassi -, i militari del Gico hanno anche sventato due omicidi che avrebbero avuto come bersaglio un affiliato dell’ organizzazione ritenuto infedele presumibilmente perché aveva venduto per conto proprio quantitativi di stupefacente”. Il bilancio dell’ operazione, battezzata “Waterloo”, è rilevante: sono state eseguite 22 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal gip su richiesta del pm Pietro Suchan, con il sequestro di oltre 220 chilogrammi tra eroina, cocaina e, in minor misura marijuana, 14 automezzi, 6 pistole e un silenziatore. Nel corso dell’ indagine sono stati complessivamente arrestati in flagranza di reato 23 corrieri. La droga sequestrata avrebbe fruttato oltre 20 milioni di euro. Gli ordini di custodia sono stati eseguiti in Toscana, dove risiedevano i capi dell’ organizzazione, Piemonte, Lombardia e Lazio: sono finiti in carcere 18 albanesi, un macedone, un serbo e una donna di origine romena, tutti provvisti di regolare permesso di soggiorno e alcuni con lavori modesti, come hanno spiegato i vertici della guardia di finanza, soprattutto nel settore edile. Per quattro di loro, residenti all’ estero, è stato emesso un mandato di arresto europeo. I reati contestati sono associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti con l’ aggravante della transnazionalità dell’ organizzazione e, per alcuni componenti, il tentato omicidio. Le indagini sono durate oltre un anno con un primo arresto eseguito a Incisa (Firenze).”Ci siamo trovati davanti ad una struttura criminale molto complessa e agguerrita – hanno spiegato i vertici della guardia di finanza di Firenze -. La pericolosità dell’ organizzazione, che era strutturata con veri e propri gruppi di fuoco, ci ha costretto anche ad interventi molto rischiosi, in cui sono state impiegate decine di uomini, come nel caso di un arresto a Roma, a Tor Bella Monaca”. (ANSA).