Italia

Dalla clausura contro i quattro referendum

di Giacomo GambassiIn prima linea per difendere la vita e salvare una legge dalle ambigue domande del referendum. Le suore domenicane di Pratovecchio scendono in campo. Dall’interno delle mura centenarie del monastero di Santa Maria della Neve, nel borgo che si affaccia sulla valle del Casentino, hanno deciso di battersi contro il ritorno al «far west» della provetta. Come? Stampando opuscoli e manifesti da Internet, distribuendo nella loro chiesa depliant esplicativi, progettando di tappezzare il paese con locandine sui quesiti al centro della consultazione elettorale e organizzando alcuni faccia a faccia sulla bioetica.

Una campagna a favore della vita condotta dalla clausura di un chiostro in cui «lo sguardo continuamente fisso a Dio ci permette di avere anche uno sguardo di misericordia sui fratelli», affermano le suore di San Domenico. Il loro impegno per far crescere la coscienza di una maternità e di una paternità responsabile è figlio delle autostrade telematiche in cui anche le religiose dell’Ordine dei Predicatori viaggiano.

«Tutto è cominciato da uno scambio di e-mail con due amiche del monastero – spiega suor Maria Giovanna –. Durante la nostra conversazione è emerso che una era orientata ad andare a votare, mentre l’altra si diceva propensa a optare per l’astensione». Due posizioni diverse da cui è scattata la molla. «Abbiamo capito che occorreva approfondire la conoscenza di una legge come quella che disciplina la procreazione assistita – racconta suor Maria Giovanna – e abbiamo avvertito l’urgenza di diffondere anche fra le persone con cui siamo in contatto nozioni precise su questioni così importanti». Da qui i primi passi: la decisione di studiare a fondo l’appello lanciato del cardinale Camillo Ruini e la richiesta di materiale informativo. Poi è comparso un poster all’ingresso della monastero insieme a decine di pieghevoli.

«L’interesse è vivo – affermano le Domenicane – ma le idee sono spesso confuse: non può continuare a radicarsi la convinzione che i referendum migliorino la legge e vanno anche chiariti i termini sfuggenti dei quesiti». Loro lo faranno ricorrendo a una sequela di manifesti che verranno diffusi a Pratovecchio. «Grazie all’aiuto di una laica domenicana del paese – spiega suor Maria Giovanna – vorremmo che i depliant arrivassero nei negozi e nelle bacheche».

Ma le brochure delle suore finiranno anche in 1200 famiglie di tutta Italia. Merito del periodico del monastero, che nel numero in preparazione conterrà anche un opuscolo sulla procreazione assistita. «E in programma – prosegue suor Maria Giovanna – ci sono anche alcuni incontri nella sala del Cenacolo del monastero. L’ultimo è quello previsto per l’8 giugno alle 21 che avrà come tema “La fecondazione extracorporea: biologia, medicina clinica e etica a confronto” e sarà guidato da padre Giorgio Carbone, docente di bioetica alla Facoltà di Teologia di Bologna, e dalla dottoressa Cinzia Baccaglini, medico e psicologa della coppia a Ravenna».