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Editoria: Zanotti (Fisc) su articolo «QN», «I contributi dello Stato non sono una regalia»

Da Savoca (in provincia di Messina), dove si sta tenendo il XXIV seminario di aggiornamento professionale «Mons. Alfio Inserra» per operatori delle testate Fisc e aperto a tutti i giornalisti, Zanotti ci tiene a «puntualizzare ciò che ormai dovrebbe essere noto e che, purtroppo, si continua a far finta di non sapere o, peggio, di non capire». Anzitutto, afferma Zanotti, «i contributi dello Stato non sono una regalia, ma un modo per sostenere il pluralismo dell’informazione, come avviene in gran parte dei Paesi europei o a democrazia evoluta. Il mercato da solo non è sufficiente a regolare un settore tanto delicato come quello dell’informazione, che non può essere lasciato alla mercé di domanda e offerta. Dispiace anche notare come nell’articolo del quotidiano non si faccia cenno ai contributi indiretti o ad altre forme di finanziamento pure indiretto, come ad esempio la pubblicità istituzionale, di sovente indirizzati verso certi quotidiani, che continuano ad affermare di non usufruire di aiuti di Stato».

«Dispiace questa polemica sterile – prosegue Zanotti – una sorta di lotta tra poveri, che sembra abbia il solo intento di guadagnare qualche copia in più dalle possibili chiusure altrui. Vorremmo invece vedere al nostro fianco colleghi giornalisti ed editori su tutte le battaglie in favore della libertà d’informazione, come quella contro il Piano Poste che ci vede in prima linea da lungo tempo». I giornali Fisc, conclude il presidente, «sono radicati nel territorio da lungo tempo. Spesso fanno data sul finire del 1800. Questo dice di un legame forte che spesso identifica il settimanale con il territorio stesso». Un’«unica voce», dunque, per «non far calare il sipario sulle periferie del Paese».