Italia

Etica ambientale: Padova, presentata stamattina la rete nazionale

Attualmente si compone di sei realtà italiane impegnate sul fronte dell’etica ambientale: la rivista Aggiornamenti sociali, il Centro di etica ambientale di Bergamo, il Centro di etica ambientale di Parma, la Fondazione Lanza di Padova, il Monastero di Siloe di Poggi del Sasso (Grosseto), il Centro studi sulle culture della pace e della sostenibilità dell’Università di Modena. «La rete si presenta ora dopo quasi un anno di percorso, nato da uno spunto tra i Centri di etica ambientale di Bergamo e Parma, e dopo avere già stilato una Carta d’intenti. Il punto di partenza è la centralità della questione ambientale, che non è più un tema tra gli altri ma è diventato ‘il tema’ che determina tutti gli altri. Il cambiamento climatico richiama la responsabilità etica e morale dell’uomo verso l’ambiente ma anche nella difesa dell’umanità, e la risposta che viene data è oggi ancora totalmente inadeguata», afferma Matteo Mascia, coordinatore del progetto Etica e politiche ambientali della Fondazione Lanza. La carta di intenti delinea i principi che muovono queste diverse strutture nella promozione di un umanesimo ecologico.

«Cosa sta accadendo nella realtà urbana?», si è chiesto Roberto Lanzi, monaco e responsabile del Centro culturale San Benedetto del monastero di Siloe. «L’80% di chi bussa al nostro monastero viene dalle aree metropolitane – ha spiegato -. C’è un grande bisogno di ricostruire le proprie identità e le relazioni umane. Per custodire il Creato ci vogliono custodi, persone ricostruite, mediatori tra l’uomo e Dio. Tutti devono prendere in mano la parola di Dio nascosta nella realtà e gestirla nel modo corretto, ripristinare il giusto ponte tra l’uomo e Dio».

«Parliamo di dimensione etica, non solo di attenzione all’ambiente, per la necessità sia di mettere in primo piano la dimensione educativa, sia che ogni scelta venga fondata su dati oggettivi e sulla ricerca scientifica», ha detto monsignor Pietro Ferri del Centro di etica ambientale di Parma, centro creato nel 2007 da diocesi, Comune, multiutility cittadina cui si è aggiunta la Provincia. L’obiettivo della nuova rete, aperta a nuovo contributi, è ora di ampliare la collaborazione, promuovere iniziative locali e proporre appuntamenti di caratura nazionale, ponendosi come interlocutrice credibile per le istituzioni e interagendo con il mondo dell’economia, della politica, della cultura e dell’educazione. La rete realizzerà un seminario annuale e condividerà iniziative e strumenti di formazione e comunicazione.