Italia

Eurobarometro: il 53% degli italiani non si sente cittadino Ue

La crisi economica e sociale «continua a dominare i pensieri degli italiani e influisce sui giudizi espressi nei confronti dell’Unione europea», segnala una nota della Rappresentanza in Italia della Commissione Ue a commento dei dati. «La disoccupazione, infatti, rappresenta il principale problema in Europa per il 49% degli intervistati, seguita dalla situazione economica in generale (44%), dalla pressione fiscale (21%) e dall’inflazione (17%)». La moneta unica, d’altro canto, «resta un punto fermo e il sostegno da parte dei cittadini è rimasto pressoché stabile. La maggioranza degli italiani (53%) e degli europei (52%) si esprime a favore dell’Unione economica e monetaria con la moneta unica».

Nel contesto della crisi economica, «il calo di fiducia riguarda tutte le istituzioni a livello regionale, nazionale ed europeo», segnala Eurobarometro. Infatti, la fiducia nella Commissione europea passa dal 35% al 32%, quella nel Parlamento di Strasburgo dal 41% al 36%. «Quella espressa alle istituzioni Ue resta tuttavia tre volte più elevata della fiducia nei confronti delle istituzioni nazionali e regionali. Governo e Parlamento nazionali suscitano la fiducia di appena il 10% del campione, le autorità locali e regionali del 14%». La fiducia «degli italiani nella Bce cresce dal 28% al 31%». Dal sondaggio si evince inoltre che il 72% degli italiani «pensa che sia importante aiutare la base industriale per renderla più competitiva; il 60% «è favorevole alla nomina di un ministro delle finanze dell’Ue» (una delle percentuali più elevate in Europa). Gli italiani «sono invece più cauti sull’introduzione di eurobond (54% del campione a favore). Uno dei dati più preoccupanti si ravvisa sul tema della cittadinanza: «La maggioranza assoluta, il 53%, del campione italiano dice di non sentirsi un cittadino dell’Ue»; viceversa, «per il 45% il senso di appartenenza all’Unione è un dato di fatto». Il 79% degli intervistati «ritiene che le proprie opinioni non siano rappresentate nell’Ue». Non da ultimo, «tre italiani su quattro (75%) si ritengono non sufficientemente informati sulle questioni europee»