Italia

Expo: Caritas, recuperate e ridistribuite ai poveri più di 11 tonnellate di cibo

Per Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas ambrosiana e commissario Caritas in Expo, l’Esposizione deve essere il banco di prova per sviluppare un piano anti spreco: «La lotta anti spreco può essere una delle eredità di Expo. Grazie all’accordo siglato con Coop, in questi mesi stiamo recuperando le eccedenze alimentari che provengono dal supermercato presente nel sito e le stiamo redistribuendo ai bisognosi, inseriti in un percorso di recupero della dignità della persona».

In questi tre mesi e mezzo, grazie all’accordo con Coop, già oltre 11 tonnellate di cibo destinato a essere buttato è stato messo a disposizione delle parrocchie e delle mense per le persone fragili. I generi alimentari riforniscono la dispensa del Refettorio ambrosiano di Caritas, dove ogni sera vengono servite a circa 90 persone, le cene preparate dagli chef stellati coinvolti da Massimo Bottura. Aperto il 5 giugno, nel vecchio teatro abbandonato del quartiere Greco ristrutturato dal Politecnico di Milano, il Refettorio Ambrosiano ha permesso fino ad oggi di recuperare queste eccedenze alimentari provenienti dal sito espositivo.

Già 20 chef internazionali, degli oltre 40 coinvolti, hanno trasformato il cibo destinato a essere buttato in piatti di assoluta qualità. Quello che non viene utilizzato dal Refettorio viene distribuito nelle altre strutture caritative di Milano e della diocesi. I prodotti vengono, infatti, consegnati alla cooperativa «Il Grigio» che si occupa della trasformazione del fresco; alle mense e comunità della zona pastorale di Lecco; all’Istituto canossiano di Milano; all’Associazione Fratelli di San Francesco; alla Comunità di Villapizzone; ai Carmelitani e alla Comunità Quinto Sole di Milano; alla Comunità Irene di Arluno.

Ad oggi risultano distribuiti anche 200 chilogrammi di prodotti di carne e pesce derivanti dalla trasformazione del fresco, fatta dalla cooperativa «Il Grigio». Ogni giorno vengono ritirate eccedenze anche da altri punti di ristoro, come ad esempio 5 mortadelle di 14 chilogrammi ciascuna, donate al seguito di una degustazione.