Italia

FAMIGLIA; RICERCA EURISPES-FEDERCASALINGHE: INFLAZIONE IN CRESCITA E AUMENTA POVERTÀ ITALIANI

In Italia l’inflazione è in crescita “più di quanto indicato dalle statistiche ufficiali”, un numero crescente di cittadini segnala “un disagio diffuso”, “aumentano coloro che usufruiscono delle mense per i poveri, sempre meno immigrati, sempre più italiani”: è la fotografia delineata da Gian Maria Fara, presidente dell’Eurispes, il centro studi che insieme alla Federcasalinghe ha realizzato una ricerca dal titolo “Problemi di famiglia. Senza rete: la famiglia italiana di fronte alla crisi del welfare”, presentata oggi a Roma. Secondo Fara, “quella di oggi è una Italia a due economie. Una economia delle famiglie ed una economia delle imprese. Da un lato, si assiste alla crescita del PIL, sostenuta prevalentemente dalle esportazioni e non dai consumi interni, dall’altra, all’assenza di redistribuzione della ricchezza prodotta alla popolazione. Manca insomma – dice il presidente dell’Eurispes – una condivisione della crescita che, per il momento, si risolve ad esclusivo vantaggio delle imprese”.

Tra i segnali di povertà in aumento, dice l’Eurispes, oltre al ricorso del ceto medio alle mense dei poveri, c’è anche “un indebitamento clamoroso delle famiglie per l’acquisto della casa. E anche in Italia si iniziano ad avvertire i primi segnali di disagio che si concretizzano nel fenomeno dell’insolvenza”. Tra le ipotesi per arginare questo crescente disagio economico, Fara suggerisce di “attuare delle politiche fiscali che sposino il sistema francese basato sul quoziente familiare e quindi sulla divisione dell’imponibile per numero dei componenti”. Secondo l’on. Federica Rossi Gasparrini, presidente di Federcasalinghe, “un numero sempre crescente di famiglie è assediato da una comunicazione martellante che spinge verso un sempre maggiore indebitamento. Basti pensare che la pubblicità delle finanziarie è aumentata del 28% negli ultimi anni ed oggi rappresenta un fenomeno sfacciato”. In più – aggiunge – “è intervenuta la normativa del 2005 relativa alle cosiddette ‘ganasce fiscali’ per alcuni particolari debiti (multe, bollette, etc). Il cittadino può essere sottoposto a queste misure: da dieci a quindici euro, che è il limite minimo, si riceve un sollecito di pagamento; dai 55 euro si può arrivare al fermo dell’auto; da 500 a 2.000 euro si procede all’ipoteca della casa”.

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