Italia

FAMILY 2012: CARD. ANTONELLI, «È INTERESSE DELLO STATO SOSTENERE LA FAMIGLIA»

«La causa generale della crisi ritengo che vada identificata nella cultura individualista, utilitarista e consumista che a partire dal cosiddetto Occidente si propaga nel resto del mondo». Lo ha affermato il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, intervenendo oggi a Madrid al Congresso mondiale delle famiglie «Matrimonio e famiglia, futuro della società» (fino al 27 maggio). Si tratta di un evento (www.worldcongress.es), che si tiene alla vigilia del VII incontro mondiale delle famiglie (Milano, 30 maggio – 3 giugno; www.family2012.com) e che vede la presenza di 2.000 leader e famiglie da circa 80 Paesi, in rappresentanza di 500 associazioni pro-famiglia che s’impegnano nella difesa della famiglia naturale pur appartenenti a fedi diverse. «Queste culture – ha sottolineato il cardinale – procurano sicuramente il malessere esistenziale; moltiplicano le povertà umane, come solitudine, vuoto interiore, angoscia del nulla; corrodono come un tarlo la stabilità della famiglia e la coesione della società». Il presidente del Pontificio Consiglio ha notato che «la famiglia è intimamente connessa all’identità della persona umana e alla verità dell’amore tra le persone» e da essa e «dalle relazioni umane ad essa collegate dipendono la coesione e lo sviluppo della società». Inoltre «la famiglia genera i futuri cittadini e lavoratori», «contribuisce in misura rilevante a trasmettere il patrimonio culturale della società» e «alimenta le virtù sociali» come «rispetto, responsabilità, fiducia, solidarietà, laboriosità, collaborazione»: perciò «è interesse della società e dello Stato sostenere culturalmente, giuridicamente, socialmente ed economicamente la famiglia fondata sul matrimonio di un uomo e una donna». In ogni caso il card. Antonelli si è detto «fiducioso» per il futuro, perché «la famiglia naturale è il valore più desiderato e rimane in cima alla scala delle aspirazioni della popolazione, anche dei giovani» e ovunque nel mondo, «sono in aumento minoranze di famiglie esemplari, più consapevoli che non in passato, generose, responsabili, capaci di andare controcorrente. In molti Paesi si sta sviluppando un nuovo protagonismo delle famiglie attraverso varie forme associative, sia in ambito religioso sia in ambito civile». (Sir)