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FIRENZE, ACCUSE A MONS. MANIAGO: CURIA, VALUTEREMO AZIONE LEGALE; PROCURA APRE INCHIESTA PER FUGA NOTIZIE

Sconcerto per le “incredibili” affermazioni di presunti testimoni, “tutte da dimostrare” tanto che “ci si ripromette di adire le vie legali”, solidarietà al vescovo ausiliare mons. Claudio Maniago, fiducia nella magistratura, no alla gogna mediatica. Così la diocesi di Firenze replica alle “notizie di stampa” riportate stamani su alcuni quotidiani relativamente al “caso Cantini”. In una nota diffusa dall’ufficio stampa, si osserva che queste notizie che “coinvolgono pesantemente il vescovo Ausiliare Monsignor Claudio Maniago, non possono che creare turbamento, insieme a sconcerto per le incredibili affermazioni di presunti testimoni; affermazioni tutte da dimostrare, a quanto si apprende dagli stessi giornali, e comunque pubblicate prima che la Magistratura, verso la quale confermiamo la nostra fiducia, abbia compiuto le sue verifiche”. Con la nota la diocesi ribadisce “la solidarietà al Vescovo Claudio, per la sua indiscussa fedeltà alla Chiesa e per la stima che largamente gode” e “si augura che questo nuovo capitolo della ‘vicenda Cantini’, che oggi chiama in causa così pesantemente il Vescovo Ausiliare di Firenze, sia dai mezzi di informazione presentato con il rispetto dovuto alle persone, senza ricorrere a scoop sensazionalistici, che finiscono per alimentare un’ingiustificata gogna mediatica. A tutela della onorabilità del Vescovo Ausiliare, ci si ripromette di adire le vie legali”. “La verità dei fatti prima o poi verrà ristabilita; ma il danno recato alla persona è gravissimo”, ha commentato il cardinale arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli parlando ai microfoni di Radio Toscana.Intanto la procura di Firenze ha aperto un procedimento penale per rivelazione di segreto d’ufficio in merito a quanto pubblicato oggi da due quotidiani. A rendere nota l’apertura dell’inchiesta per la fuga di notizie è stato il procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannucci, rilevando che alcuni virgolettati apparsi sugli articoli sono analoghi a stralci di verbali raccolti nell’ambito dell’ inchiesta dalla procura, ufficio da dove, ha aggiunto il magistrato, “non sono usciti”. Nannucci ha poi parlato di “rivelazioni molto gravi che danneggiano gravemente l’indagine” con riferimento agli accertamenti in corso da parte della procura – controlli su tabulati telefonici e su conti bancari – riportati anch’essi dai quotidiani. Il procuratore capo ha poi concluso spiegando che l’indagine a causa della fuga di notizie “spero non sia morta ma è certamente compromessa”. (Fonte: ANSA). Annozero e il caso Firenze