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FIRENZE, «RIGIOCATTOLO», INIZIATA LA RACCOLTA DEI BALOCCHI USATI; A DICEMBRE LA FESTA IN PIAZZA SIGNORIA

Sabato 12 e domenica 13 dicembre prossimi ritorna dalle 10 alle 20 in piazza della Signoria il «Rigiocattolo», l’iniziativa di vendita di giocattoli usati che la Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione del Consiglio di Quartiere 1 e del Comune di Firenze, organizza per sostenere progetti di solidarietà in Africa e in altre parti del mondo. La raccolta dei giocattoli, nuovi o usati ma in buone condizioni, da destinare alla due giorni di Firenze a dicembre è già cominciata. Per sostenere l’iniziativa con la donazione di giocattoli si può prendere contatto con la Comunità di Sant’Egidio telefonando allo 055.234.27.12 o scrivendo a santegidio_firenze@hotmail.com. La raccolta viene fatta tutti i sabati e tutte le domeniche dal 24 ottobre al 5 dicembre dalle 16 alle 18.00 presso la sede della Comunità di Sant’Egidio a Brozzi, in Via Pistoiese 204.Con il ricavato la Comunità di Sant’Egidio sosterrà il programma ‘Bravo!’ (Birth registration for alla versus oblivion) per la registrazione anagrafica di tutti i bambini. Il programma è sostenuto anche dalla Unicoop di Firenze che lo ha posto nei progetti di ‘Un cuore si scioglie’ e dalla Prg, che ha destinato all’iniziativa una parte dell’incasso del concerto fiorentino di Patti Smith. Con «Rigiocattolo» Firenze potrà aiutare a rispondere alla sfida crescente di tanti bambini non registrati e alle conseguenze della mancata registrazione sulla pace e la stabilità di molti paesi in via di sviluppo. Le stime dell’Unicef confermano che il numero di bambini che ogni anno non vengono registrati al momento della nascita è cresciuto dai 48 milioni del 2003 ai 51 milioni del 2007. Due bambini su tre in Africa Sub-Sahariana non sono registrati all’anagrafe, da un punto di vista legale sono bambini invisibili. La Comunità di Sant’Egidio si vuole impegnare a strappare questi bambini dall’invisibilità, per garantire loro la possibilità di esercitare appieno i propri diritti, per essere cittadini responsabili del Paese dove vivono. La mancata registrazione anagrafica alimenta i conflitti ed è fonte di instabilità – nuoce sia ai bambini che agli adulti, e i giovani ne sono particolarmente colpiti. La registrazione alla nascita è un diritto sancito dall’articolo 7 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo (CRC) del 1989, la più ratificata delle Nazioni Unite.