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FIRENZE, RUBATA UNA SCULTURA DALLA TOMBA DI DON FACIBENI

Mentre Firenze si prepara a celebrare i 50 anni dalla scomparsa di don Giulio Facibeni, nella notte tra il 3 e il 4 maggio dalla sua tomba nel cimitero di Rifredi è stato rubato un bassorilievo in bronzo, opera dell’artista Moschi, che ritrae il «Padre» della Madonnina del Grappa con due bambini in braccio. L’opera era stata collocata dietro la semplicissima croce in legno che lo stesso don Facibeni aveva voluto sulla sua sepoltura, ed era stata realizzata in due copie: l’altra si trova nella Loggia del Porcellino, sopra la vasca dove migliaia di turisti ogni anno gettano monetine che vengono raccolte e destinate, per tradizione, proprio alla Madonnina del Grappa. I ladri, entrati tagliando la rete di recinzione lungo la ferrovia, hanno portato via anche due angeli in bronzo da un’altra tomba: il furto è stato scoperto domenica mattina dal guardiano del cimitero, e denunciato ai Carabinieri di Rifredi. Da ricordare fra l’altro che fino al novembre scorso, nel cimitero di Rifredi accanto a don Facibeni era sepolto anche il “sindaco santo” Giorgio La Pira, la cui salma è stata traslata nella basilica di San Marco.Don Giulio Facibeni, scomparso il 2 giugno 1958, sarà ricordato nei prossimi giorni con una serie di eventi che culmineranno, domenica 8 giugno, con la Messa solenne nella Pieve di Rifredi. Anche il “Genio Fiorentino” dedicherà a don Facibeni un evento, la sera del 23 maggio nella chiesa di Santo Stefano al Ponte: una lettura di testi accompagnata da musica e immagini. Intanto è uscito da poco una nuova biografia del fondatore della Madonnina del Grappa, scritta dal cardinale Silvano Piovanelli e edita dalla Sef. La causa di beatificazione, aperta nel 1989, è ormai giunta ai passaggi finali: attualmente sono in corso gli accertamenti per il riconoscimento di un miracolo a lui attribuito.