Italia

Famiglie numerose crescono

di Andrea Bernardini

Detassare le spese essenziali alla crescita dei figli. È la proposta che l’Associazione nazionale famiglie numerose ha rilanciato dal Palatenda delle terme «fonte Bonifacio VIII» a Fiuggi, dove si è tenuta l’assemblea nazionale dell’associazione. Una associazione nata appena cinque anni fa e che cresce giorno dopo giorno: «Ogni settimana almeno sessanta nuove famiglie chiedono di iscriversi» ha osservato Mario Sberna, confermato alla guida dell’Anfn. Si avvicinano grazie all’aggiornatissimo portale  www.famiglienumerose.org, magari perché incuriositi dalle testimonianze di papà, mamma e quattro o più pupi, che sempre più di frequente vengono «richiesti» nei programmi tv; o «interessati» dalla proposta di partecipare ad un Gaf (Gruppo di acquisto familiare) per l’acquisto di pannolini, formaggio, salumi, macchine del pane o friggitrici a prezzo conveniente.

E, mettendosi in rete con altre famiglie socie, «scoprono» quanta creatività e quanta intraprendenza abbia questa associazione. È soprattutto grazie all’Anfn se oggi gli assegni familiari per i figli a carico sono stati estesi dai 18 ai 21 anni, se è stata introdotta una detrazione fiscale di 1200 euro annue per le famiglie da quattro figli in su, se si è arrivati ad un bonus elettricità.

Ora, in attesa di un ricalcolo dell’Isee sul modello del quoziente familiare alla francese (che però Tremonti non ha mai promesso), l’Anfn ha elaborato, grazie ai suoi esperti, un progetto di legge, cui è stato dato il nome di «Genesi». Prevede – spiega a Toscana Oggi Alessandro Soprana – «di detassare i genitori di una quota di reddito fissa pari alla soglia di povertà (cinquemila euro l’anno per ogni figlio?); coniugando deduzioni e detrazioni e tenendo conto dell’incapienza». Per le madri, un contributo pensionistico figurativo di tre anni per ogni figlio messo al mondo. Infine, l’abbattimento dell’Iva sui prodotti per l’infanzia.

Ma la buona battaglia da vincere – secondo quanto emerso dal convegno di Fiuggi – è soprattutto culturale: un paese che invecchia e non fa figli non ha futuro. Suona come un severo monito il documentario proiettato in occasione della prima giornata dell’assemblea, «Demographic Winter, the decline of human family» («L’inverno demografico, il declino della famiglia umana»). Sociologi ed economisti intervistati propongono statistiche impressionanti: entro il 2050 potrebbero esserci 248 milioni di bambini sotto i cinque anni in meno rispetto ad oggi; la popolazione della Russia diminuisce di 700mila persone all’anno: se il trend proseguirà, in 43 anni gli abitanti di quel Paese saranno dimezzati; in Germania la penuria di bambini ha portato nel 2006 alla chiusura di più di 230 scuole; «grazie» alla politica del figlio unico, in Cina, 78 milioni di uomini non riusciranno a sposarsi perché non ci sono… abbastanza donne in quel Paese; mentre la mancanza di bambini in Giappone ha segnato negli ultimi quattordici anni un preoccupante declino economico.

Dati commentati da don Antonio Sciortino, direttore di «Famiglia Cristiana» ed autore dell’omonimo libro: «La famiglia è una risorsa – ha detto – eppure in pochi se ne accorgono». Non se ne sono accorti, di certo, i politici: «negli ultimi anni si sono succeduti governi di colori diversi: nessuno ha promosso una politica strutturale per la famiglia».

Al lavoro culturale e politico dell’Anfn sono arrivati gli incoraggiamenti di monsignor Sergio Nicolli, direttore dell’ufficio famiglia della Cei, di Francesco Belletti, neoeletto presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, di Davide Guarnieri, presidente nazionale dell’associazione dei genitori Age, e Patrizio Romano, presidente nazionale dell’associazione «Far famiglia».

Nel prossimo futuro dell’Anfn c’è anche questo: lavorare sempre più e meglio gomito a gomito con le altre associazioni familiari.

Concomitante all’assemblea, la seconda edizione del «Family festival» di Fiuggi, ideato da Gianni Astrei, socio dell’Anfn, prematuramente scomparso nello scorso maggio.