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Fisco, accordo Italia-Svizzera. Padoan: verso eliminazione paradisi fiscali

La firma del protocollo d’intesa tra i due Paesi è avvenuta nella sede della Prefettura di Milano alla presenza del capo del Dipartimento federale delle finanze della Confederazione Svizzera, Eveline Widmer-Schlumpf. «L’accordo firmato oggi è un passo avanti molto importante nella relazione trai due Paesi – ha dichiarato Padoan – frutto di un lavoro che è durato molto tempo, che è stato complesso e difficile ma alla fine è giunto con pieno successo». Nel dettaglio, ha spiegato Padoan, sono stati firmati due testi: «uno giuridico, che riguarda lo scambio di informazioni, e uno politico, una roadmap che fissa il percorso dei negoziati sui temi riguardanti i frontalieri e Campione d’Italia».

Oltre al protocollo, che permette di fatto alla Svizzera di uscire dalla black list, i due ministri hanno siglato una road map per la prosecuzione del dialogo fra i due paesi in materia fiscale e finanziaria. Riguardo alla questione dei lavoratori transfontalieri, la road map siglata impegna i due paesi a definire un nuovo accordo che si applica in maniera equanime ai lavoratori di entrambi i paesi. Vi sarà una «reciprocità» nel trattamento di questi lavoratori, anche i frontalieri svizzeri che lavorano in Italia sono dentro l’accordo – ha spiegato Padoan – e si arriverà a una situazione in cui il lavoratore pagherà una quota massima del 70% delle tasse sul reddito nel paese dove lavora (contro il 60% attuale) attuale, e il rimanente 30% nel paese di residenza. Il carico fiscale sui transfontalieri «non sarà inferiore a quello attuale ma inizialmente non superiore» e sarà portato gradualmente in linea con quello degli altri lavoratori transfontalieri.

L’accordo fiscale siglato oggi tra Italia e Svizzera «è un processo che va nella direzione dell’eliminazione dei paradisi fiscali e questo cambierà il comportamento sia delle amministrazioni sia dei privati», ha spiegato il ministro dell’Economia. «Prima che la crisi globale scoppiasse questo risultato era inimmaginabile – ha proseguito – lo scoppio della crisi ha accelerato lo sforzo verso la trasparenza, si sono fatti enormi passi avanti e, almeno, da questo punto di vista, la crisi è stata utile». «Non è solo l’accordo tra Italia e Svizzera – ha concluso – tutto il mondo dal punto di vista dell’evasione fiscale sta cambiando».

Il ministro Padoan ha anche annunciato che il prossimo 26 febbraio l’Italia firmerà un accordo fiscale con il Liechtenstein, analogo a quello siglato oggi con la Svizzera, prima del 2 marzo, termine per rendere operativa la legge sulla voluntary disclosure.