Italia

GIORNATA MIGRAZIONI: SAVIOLA (MIGRANTES), «ABERRANTE ALIMENTARE PREGIUDIZI E MALUMORI»

Nei confronti degli immigrati in Italia “si registrano tante manifestazioni non solo verbali di accoglienza e di fraternità, ma purtroppo non manca, anche fra chi si professa cristiano, chi li guarda come gente importuna e fastidiosa, che desta allarme e costituisce pericolo, disturbatrice del nostro quieto vivere; gente da cui stare lontano, anzi che deve tornare lontano, a casa propria”. E’ quanto ha affermato questa mattina mons. Piergiorgio Saviola, direttore generale della Fondazione Migrantes, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della prossima Giornata Mondiale che si celebrerà domenica 18 gennaio. Per mons. Saviola “si registra fra le due ultime leggi sull’immigrazione, quella del 1998 e del 2002, un brusco passaggio, che fa scivolare verso posizioni ispirate al principio della indesiderabilità”. “Non si vuole chiudere gli occhi su quanto di scabroso comporta l’attuale convulso fenomeno migratorio – ha spiegato – tanto meno su comportamenti incivili o criminosi di alcuni migranti, ma è aberrante mettere tutto questo e solo questo in primo piano, metterlo tanto a fuoco e con lenti di ingrandimento, da non lasciar vedere il resto della realtà migratoria, e da alimentare giudizi e pregiudizi, umori e malumori, minacce e prese di posizione che sono in stridente contrasto col Vangelo”. Queste prese di posizione, ha affermato il direttore della Migrantes, “sono anzi in contrasto anche col più sano sentire civile, aperto ai valori della convivenza pacifica, della comprensione, della condivisione e della solidarietà verso chi è nel bisogno”. L’Italia, ha aggiunto, “tanto fatica oggi a guardare con serenità al diverso, quasi fosse una minaccia per la sua identità nazionale e religiosa”. Il messaggio di San Paolo – “Non siete più stranieri né ospiti, ma concittadini dei santi e familiari di Dio” sottotitolo della prossima Giornata mondiale del migrante – “è di sorprendente attualità – ha detto mons. Saviola – e incoraggia a valutare le migrazioni come opportunità e segno dei tempi.” Quest’anno la regione italiana scelta per ospitare le celebrazioni nazionali è la Toscana. A Firenze la celebrazione eucaristica principale nella basilica di Santo Spirito sarà presieduta dall’arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori, animata dalle varie comunità straniere e trasmessa in diretta su Raiuno. Seguirà un pomeriggio di festa durante il quale le diverse comunità si presenteranno con testimonianze, letture di testi.Sir