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GIOVANI, RAPPORTO EURISPES-TELEFONO AZZURRO: IL RISCHIO DELLA CYBER-DIPEDENZA

Sei ragazzi su dieci (60,4%), preferiscono non affrontare argomenti che appartengono alla propria sfera privata, il 20,6% non parla di quegli aspetti che sa essere disapprovati dalla famiglia, il 3,3% lamenta un certo disinteresse da parte dei genitori, mentre l’1,2% sostiene che i genitori non hanno tempo a sufficienza da dedicare al dialogo. Questa LA fotografia che è stata scattata dall’Indagine Eurispes e Telefono Azzurro sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza 2011, presentata questa mattina a Roma, presso la Sala Capitolare del Senato. L’argomento principale del dialogo tra le generazioni è la scuola (77,9%), seguito da salute (59,8%), sport e tempo libero (54,8%), amicizie (50,3%). Dall’indagine emerge che pochissimi ragazzi affrontano “spesso” con i genitori argomenti come l’amore e le relazioni sentimentali (17,5%). E nonostante questi temi abbiano importanti implicazioni per l’età adolescenziale, infine, la maggior parte degli adolescenti non parla mai con i genitori di sessualità (61,6%) e di droghe (52,7%). Sono proprio la droga e le sessualità gli ambiti in cui le testimonianze di genitori e figli divergono maggiormente. Oltre la metà dei ragazzi (53,6%) dichiara di non parlare mai del consumo di stupefacenti, mentre solo il 15,6% dei padri e delle madri afferma lo stesso. Per quanto concerne invece la sessualità, arrivano al 63% i ragazzi che dicono di non parlarne mai con i genitori. Dati allarmanti sul rischio cyber-dipendenza tra i giovani italiani, soprattutto nella fascia 12-15 anni. E’ un altro aspetto che emerge dall’indagine Telefono Azzurro/Eurispes sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza. Indagando la possibilità che nei ragazzi si sviluppino forme di cyber-dipendenza, è emerso che il 42,5% controlla continuamente la posta elettronica o Facebook sperando che qualcuno gli abbia inviato un messaggio. Altre tendenze che stanno prendendo piede tra gli adolescenti sono l’uso del cellulare per connettersi a Internet e il fenomeno del “sexting”: Dalla ricerca risulta che Il 59,2% dei giovani utilizza il cellulare per connettersi ad Internet e fruire dei contenuti presenti on line, con una crescita esponenziale di questo trend rispetto ai dati rilevati lo scorso anno. Un dato preoccupante riguarda la nuova pratica del sexting, ovvero l’invio di immagini e video a sfondo sessuale ad amici, fidanzati, adulti, persone conosciute e non. Ben il 6,7% degli adolescenti ha inviato foto o video a sfondo sessuale ed il 10,2% li ha ricevuti. L’8% dei ragazzi ha usato il cellulare anche per fare chiamate a linee telefoniche per adulti. Anche in questo ambito, si registra una totale assenza dei genitori: Un genitore su cinque conosce poco o niente delle attività dei figli nel mondo virtuale (il 16,6% dei genitori è convinto di saperne poco ed il 5,4% ritiene di non saperne nulla). (Sir)