Italia

Giovani: Luigi Bobba, nel 2015 quasi 50mila nel servizio civile

Tre, spiega Bobba, le componenti che hanno consentito questo traguardo. Anzitutto «le risorse stanziate dalla Finanziaria sul fondo per il Servizio civile nazionale che ci consentono di far partire 34mila giovani. Quindi la componente legata ai programmi Garanzia giovani». Il relativo bando, prosegue, «è già stato effettuato: entro marzo partiranno oltre 5.500 giovani, a settembre più di 2mila: in totale si tratta di 7.520 ragazzi». Sono dieci le Regioni che hanno deciso d’inserire nel loro piano di attuazione della Garanzia giovani i progetti di Servizio civile nazionale: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria, per un totale di 1.072 progetti.

La terza componente, spiega ancora Bobba, è costituita dai cinque protocolli d’intesa e dagli accordi di programma firmati con ministero Beni culturali, ministero Ambiente, Autorità nazionale anticorruzione, ministero Interno ed Expo2015, per un totale di altri 2.700 giovani circa. «Il sottosegretario Del Rio – aggiunge – mi ha appena assicurato che i risparmi sulle spese generali di funzionamento della Presidenza del Consiglio, per un valore di 7-10 milioni, saranno allocati sul fondo per il Servizio civile nazionale. Dobbiamo utilizzare al meglio queste risorse, selezionare i progetti e verificare che siano realizzati al meglio».

Bobba informa che in queste settimane la Camera sta esaminando gli emendamenti presentati all’art.5 che prevede la riforma del Servizio civile e prevede l’introduzione del Servizio civile universale. Il Servizio civile è anche uno strumento di apprendimento non formale: per questo l’Isfol è stato incaricato di approntare un sistema di validazione e certificazione delle competenze acquisite dai volontari. È stato istituto a tal fine un gruppo di lavoro. Sul piano europeo, Bobba richiama il progetto pilota finanziato dalla Commissione con tre milioni di euro, che partirà il prossimo 15 febbraio e che ha come paesi partner Italia, Francia, Germania, Lituania, Lussemburgo e Regno unito. L’Italia guiderà la sperimentazione come Paese leader.

«A seguito dei drammatici eventi dei giorni scorsi in Francia, il direttore di un importante settimanale ha avanzato la proposta di un Servizio civile europeo obbligatorio: noi presenteremo a breve anche la proposta di un Servizio civile bilaterale», ha detto Luigi Bobba, durante la conferenza stampa su bandi Garanzia giovani, Corpi civili di pace, Servizio civile europeo. Per quanto riguarda i corpi civili di pace, «il provvedimento è ormai quasi definitivo – spiega -; è l’applicazione di un articolo della legge finanziaria del 2013 che prevede un finanziamento di 9 milioni per corpi civili di pace in zone di post conflitto o emergenze ambientali, 500 volontari in tre anni, in via sperimentale». «Siamo vicini – assicura – alla firma del decreto». Per garantire condizioni di sicurezza ai volontari ed efficacia negli interventi è essenziale il coinvolgimento del ministero degli Affari esteri, prosegue il sottosegretario, soprattutto «per l’individuazione delle località dove i giovani andranno ad operare». Bobba annuncia inoltre un progetto di «formazione rafforzata» per questi volontari e un’azione di monitoraggio da parte di qualche istituzione universitaria «per aver un riscontro puntuale alla fine della sperimentazione sull’efficacia di questa strada innovativa, peraltro già presente in alcuni Paesi».