Italia

Governo: Gentiloni, lotta alla povertà, sicurezza, riforme «da proseguire» e voucher

«Sono stati 15 giorni molto impegnativi e per me anche entusiasmanti», ha detto Gentiloni, ricordando il lavoro svolto dal governo Renzi, con «numerosi risultati» e facendo cenno alle «riforme da portare avanti». Particolarmente delicato il passaggio sui temi sociali, con la lotta alla povertà e l’indigenza da affrontare anche mediante il «fondo» ad hoc in itinere da mesi. Sulla sicurezza: «Non esistono Paesi non a rischio di terrorismo», ma semmai occorre una risposta forte e coesa. «La radicalizzazione avviene in casa nostra, nelle nostre carceri, nei nostri quartieri», ha osservato il premier, «e questo è all’origine di molti attentati». Ancora a proposito del governo degli ultimi due anni: «È cresciuto il lavoro stabile, abbiamo ridotto le tasse, l’Italia ha più diritti e maggiore ascolto a livello internazionale». Sui voucher: «Non sono il virus che semina il lavoro nero, ma bisogna correggere gli abusi».

Per quanto riguarda la nuova legge elettorale, ha spiegato Gentiloni le sollecitazioni che può fare il governo « sono sollecitazioni di servizio, non può essere che così altrimenti prendi in mano direttamente la questione e fai una proposta di governo che nel corso delle consultazioni ho escluso con tutte le forze parlamentari e quindi non accadrà». Il governo, ha concluso, «si attiverà sui calendari senza intraprendere quella che resta una missione affidata alle forze politiche e al parlamento».

Il premier ha parlato anche della ricostruzione post-terremoto. «Ora c’è la fase più difficile e che deve coinvolgere situazioni differenti. Il problema della ricostruzione e della agibilità delle case sarà la nostra priorità».

Per quanto riguarda l’occupazione, infine, per Gentiloni «nella fascia sotto i 40 anni il lavoro da fare è ancora enorme».