Italia

IMMIGRAZIONE, DOSSIER CARITAS-MIGRANTES: 2 MILIONI E 600 MILA IN ITALIA, IN QUATTRO ANNI PRESENZE RADDOPPIATE

Tra il 2000 e l’inizio del 2004 vi è stato un raddoppio delle presenze regolari di immigrati, che arrivano oggi a 2 milioni e 600 mila. Un dato superiore a quello delle persone registrate dal Ministero dell’Interno (circa 2,2 milioni), perché comprensivo anche dei 400.000 minori, aumentati al ritmo di 65.000 l’anno. Sono le prime anticipazione del “Dossier Statistico Immigrazione” della Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Caritas diocesana di Roma che verrà presentato il 27 ottobre a Roma (ore 10.30, teatro Orione, via Tortona 7) e in contemporanea in altre 12 città italiane (in Toscana verrà presentato a Prato mercoledì 27 ottobre).

Dal Dossier di quest’anno si evidenzia “la netta prevalenza delle persone sposate, il fatto che un sesto delle presenze è costituita da minori, l’elevato numero annuale di ricongiungimenti familiari, l’assoluto predominio dei motivi di soggiorno stabile (lavoro e famiglia)”.

Il volume è rinnovato nella veste editoriale, ampliato nelle pagine (512), potenziato nei capitoli (60) e nelle collaborazioni (85 tra autori e membri del Comitato scientifico). Secondo i direttori dei tre organismi curatori del rapporto, mons. Vittorio Nozza, mons. Luigi Petris e mons. Guerino Di Tora, manca oggi “un atteggiamento di incontro e di valorizzazione dell’altro per cui, come si rileva da diverse indagini, i nuovi cittadini si sentono inquadrati come persone necessarie nel sistema produttivo ma scarsamente apprezzati”.

Per quanto riguarda il rapporto tra le religioni, affermano, “l’esempio di Giovanni Paolo II ci conferma nella speranza che la convivenza può diventare una grande opportunità spirituale e societaria a condizione che tutti invochino Dio come fonte di pace”. Alla presentazione di Roma interverranno mons. Guerino Di Tora, direttore della Caritas di Roma, il sindaco Walter Veltroni, il Nunzio Apostolico in Italia, mons. Paolo Romeo, Franco Pittau dell’équipe del Dossier e Liliana Ocmin Alvarez, dei sindacati confederali.Sir