Italia

IMMIGRAZIONE: MONS. PETRIS (MIGRANTES), BENE IL “KIT”, SE AIUTA A SNELLIRE LE PROCEDURE

Il nuovo “kit” per la regolarizzazione dei lavoratori immigrati, da domani a disposizione in tutti gli uffici postali italiani, può essere “uno strumento utile per evitare le code alle questure”, ma l’importante “è vedere poi come verranno elaborate le procedure di snellimento e di velocizzazione” per favorire l’accesso alla “legalità” delle centinaia di migliaia di immigrati presenti in Italia che ne hanno diritto. A parlare è mons. Luigi Petris, direttore della Fondazione Cei Migrantes, il quale la auspica che il “kit” disponibile da domani nei 14 mila uffici postali del nostro Paese “favorisca un’interpretazione ‘larga’ della nuova legge sull’immigrazione, a favore di una regolarizzazione non solo di colf o badanti, ma di tutti quei lavoratori stranieri presenti in Italia a cui dovrebbe essere riconosciuto tale diritto”.

Intanto, informa Petris, i direttori diocesani della Migrantes “hanno già ricevuto i moduli provvisori per la regolarizzazione”, e la Fondazione della Cei “segue costantemente l’evoluzione dell’iniziativa, soprattutto per ‘monitorare’ come andrà in concreto la scelta, sulla carta positiva, di snellire le procedure”; dal 9 settembre, infatti, ci sono 60 giorni a disposizione per regolarizzare colf, collaboratrici a ore, badanti. Potranno usufruire del provvedimento gli extracomunitari che svolgono lavoro domestico “per sostegno al bisogno familiare”, alle dipendenze di anziani, portatori di handicap e persone non autosufficienti; ogni datore di lavoro può mettere in regola una sola colf, mentre non ci sono limiti per le badanti purché un certificato medico attesti la necessità di assistenza. Un mese di tempo, infine, è a disposizione per la regolarizzazione dei lavoratori dell’industria. Sir

Immigrazione, è caccia al kit

Legge Bossi-Fini, vai al sondaggio